L’idea è quella di realizzare presso questa scuola pubblica un programma pratico triennale per cinquanta studentesse, incentrato sui concetti STEM di base e avanzati, tra cui fisica, elettronica, robotica, Intelligenza Artificiale (IA) e industria aerospaziale. Nell’ambito del programma triennale, le giovani si confronteranno con esperti del settore e parteciperanno a visite alle imprese. Inoltre, riceveranno un orientamento professionale una volta arrivate alle classi avanzate e potranno fare domanda per le borse di studio per l’educazione universitaria dell’ONG indiana per l’educazione tecnologica “LMES Foundation”.
Gli sponsor di questo progetto, ovvero gli Exallievi di Don Bosco e la “Grundfos”, insieme alla LMES Foundation, ritengono che questa iniziativa avrà un impatto misurabile non solo sulla dimensione dei risultati di apprendimento, ma anche sul numero di studentesse che si iscriveranno al corso di Scienze all’undicesimo anno di studi e, successivamente, quando dovranno scegliere un corso all’università. L’iniziativa è, quindi, un passo avanti verso la realizzazione della missione del governo statale di colmare il divario di genere nella forza lavoro STEM.
“Questo programma è un esperimento che stiamo portando avanti con la scuola Jaigopal Garodia. Analizzando i risultati misurabili, vedremo come portare questo programma in altre scuole statali – ha osservato Deepu Anthony, membro del gruppo –. Abbiamo deciso di coinvolgere la LMES Foundation come partner per l’attuazione, poiché la sua società madre, la LMES Academy, è impegnata nella creazione di laboratori STEM nelle scuole private. La fondazione ha condotto una giornata di orientamento all’educazione STEM visitando le scuole pubbliche”, ha aggiunto.
Come spiega ancora Deepu, l’idea di realizzare un progetto sociale era nata durante la pandemia. Nel 2021, infatti, quando ormai l’istruzione veniva largamente impartita online, gli Exallievi della classe 1997 donarono 150 computer portatili a una scuola di Adi Dravidar. Quando l’istruzione è poi tornata nelle aule fisiche, per tre anni di seguito, dal 2022 al 2024, il gruppo ha costruito aule nelle scuole pubbliche.
Sul perché, poi il gruppo ora si sia concentrato sui laboratori STEM, invece che sulle aule tradizionali, Deepu ha spiegato: “Un giorno ho ricevuto una chiamata e sono stato informato che il governo stava cercando di colmare il divario di genere nella forza lavoro STEM. Volevano sapere se la nostra classe 1997 poteva fare qualcosa. Così ho portato l’idea al gruppo e ci siamo mossi in questa direzione, decidendo che il divario di genere nella forza lavoro STEM doveva essere affrontato a livello scolastico, e per di più in una scuola pubblica”.
Si è deciso così di creare un laboratorio STEM e di progettare un programma che permettesse a squadre specializzate di intervenire e spiegare le applicazioni dei vari corsi.
Dopo varie valutazioni, la scuola pubblica superiore femminile “Jaigopal Garodia” è stata selezionata per iniziare questo progetto, proprio per l’entusiasmo mostrato da studenti e insegnanti verso quest’innovativa idea.