Italia – Aperta l’Assemblea Generale Mondiale Straordinaria degli Exallievi di Don Bosco: tra sogni e progetti, tutti in cammino per restare vicino ai giovani

04 Ottobre 2024

(ANS – Torino) – “È con grande calore che vi do il benvenuto a Valdocco, il luogo in cui è iniziata la nostra storia, uno spazio sacro in cui ci riuniamo per sognare e ancorare la speranza nel nostro cammino a fianco dei giovani”: ha esordito con queste parole Bryan Magro, Presidente Confederale, per annunciare ufficialmente l’apertura dell’Assemblea Generale Mondiale Straordinaria degli Exallievi di Don Bosco, in programma dal 2 al 6 ottobre 2024 a Torino-Valdocco sul tema: “Camminare insieme: cambiare per continuare”.

Nei saluti introduttivi del primo giorno di lavori, rivolgendosi ai 200 partecipanti provenienti dai cinque continenti, Bryan Magro ha affermato ancora: “Siamo qui per celebrare, sognare, camminare insieme, abbracciando lo spirito della sinodalità; per cambiare, per continuare la ricca eredità del nostro Movimento! Lo spirito è molto salesiano... Il collegamento con le nostre radici, il discernimento della nostra realtà odierna ci uniscono e ci danno l'energia per guardare al futuro per un maggiore impegno nella missione con i giovani”.

Quindi, concludendo il suo discorso, il Presidente Confederale ha dichiarato: “Sognare è solo il primo passo. Non dobbiamo avere paura di impegnarci con i giovani di oggi, non con quelli di ieri. È tempo di rinfrescare, rivitalizzare e impegnarsi nuovamente nelle nostre comunità. Osate sognare e sforzatevi di realizzare progetti che promuovano la solidarietà e il sostegno ai giovani. Il cambiamento è d’obbligo”.

“È qui che è nata l’Associazione, con Carlo Gastini e i suoi compagni, che anno dopo anno hanno incontrato Don Bosco nella festa di San Giovanni, il suo onomastico. E in questo stesso luogo, nel 1911, si tenne il primo Congresso Internazionale sotto l’impulso del Beato Filippo Rinaldi, III Successore di Don Bosco, che tanto credette in voi” ha sottolineato da parte sua don Joan Lluis Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, nel suo discorso di benvenuto. “Nella Famiglia Salesiana – ha proseguito – sono le persone entusiaste che aprono orizzonti per il futuro. Don Bosco era così, come Carlo Gastini, e come sono stati e continuano ad essere tanti Exallievi del mondo. L’entusiasmo ci fa entrare in sintonia con la realtà, risveglia la nostra capacità di analisi, riflessione e creatività, e ci spinge a confidare e a trasformare”.

“Dobbiamo osare essere diversi, indicare ideali differenti da quelli di questo mondo, testimoniando la bellezza della generosità, del servizio, della perseveranza, della fedeltà, della ricerca della giustizia e del bene comune e dell’amore per i poveri – ha evidenziato ancora il sig. Domenico Duc Nam Nguyen, SDB, Delegato Mondiale degli Exallievi di Don Bosco –. L’opzione per gli svantaggiati è sempre prioritaria. Don Bosco ha saputo leggere il segno del tempo e ha dedicato la sua vita ai giovani, pronto ad accettare le conseguenze, l’incertezza che lo attendeva, ma mantenendo sempre una grande fiducia nella Provvidenza”.

La prima giornata si è conclusa con i saluti di benvenuto e la sistemazione dei partecipanti nella casa di Valdocco.

Nella seconda giornata, giovedì 3 ottobre, dopo la preghiera, don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore, nel suo saluto ai partecipanti ha ribadito: “Il senso profondo di trovarci qui a Valdocco è la grande opportunità di rinnovare la nostra identità, riconoscere e ringraziare per il dono dell’educazione cristiana che abbiamo ricevuto tutti. La casa di Don Bosco rinnova in ciascuno di noi l’identità profonda cristiana e credente che nell’educazione ci ha generato. Portiamo dentro di noi – ha proseguito – il sogno di Carlo Gastini, come Exallievi: quanto hai trovato nella casa di Don Bosco devi portarlo a tutti. Bisogna rendere presente e vivo il cuore educativo che avete ricevuto portando lo spirito di Don Bosco nel mondo, ciascuno con con la propria umanità, la propria professionalità e il senso della presenza di Dio”.

Subito dopo don Rossano Sala, docente presso l’Università Pontifica Salesiana, ha spiegato il tema della Sinodalità attraverso il discernimento e le scelte: “Siamo parte di una cordata, dipendenti gli uni dagli altri, affidati gli uni agli altri. Ripartiamo con rinnovato entusiasmo dall’‘Opzione Valdocco’. È anche bello vivere insieme un’assemblea straordinaria come questa, perché si tratta di un momento prezioso per guardare al passato con gratitudine, per vivere il presente con intelligenza e proiettarsi verso il futuro con coraggio e speranza”.

I partecipanti all’assemblea, nei lavori di gruppo che si sono svolti nella mattinata, si sono poi confrontati sul tema della sinodalità – e una parte di confronto è stata dedicata anche a chi ha seguito da casa, attraverso un confronto online; mentre nelle ore pomeridiane il confronto lo si è avuto sulle modifiche da apportare allo Statuto della Confederazione e i circa 200 delegati presenti hanno anche potuto prendere parte ai laboratori centrati sulla gestione dei progetti, su temi come, ad esempio, i modi per integrare la spiritualità nella vita quotidiana e quelli per responsabilizzare i giovani attraverso l’accompagnamento (mentoring).

Non è mancata, inoltre, la Messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice, al termine della quale i partecipanti hanno avuto modo di soffermarsi a pregare davanti all’urna di Don Bosco, lì dove tutto è partito.

Valerio Martorana

InfoANS

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