Dopo una mattinata dedicata al confronto nelle sei Commissioni, il pomeriggio ha visto le risposte dei membri del Consiglio Generale alle intervenzioni emerse dall’assemblea. In ordine, sono intervenuti:
- Don Joan Lluís Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana;
- Don Roman Jachimowicz, Consigliere Regionale per l’Europa Centro-Nord;
- Don Alphonse Owoudou, Consigliere Regionale per Africa-Madagascar e Regolatore del CG29;
- Sig. Jean Paul Muller, Economo Generale;
- Don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore.
Ogni relatore ha affrontato con competenza e chiarezza i punti della propria area di servizio, offrendo risposte e spunti di riflessione per il futuro. Gli interventi e le proposte emerse durante i lavori resteranno a disposizione per ulteriori approfondimenti e saranno inclusi negli atti ufficiali del Capitolo, un segno concreto della volontà di ascoltare attentamente ogni voce e valorizzare ogni contributo.
Tra i numerosi argomenti trattati, due temi centrali hanno catturato l’attenzione dell’assemblea.
Il primo tema riguarda l’inclusione, nella Famiglia Salesiana, di persone che, pur partecipando attivamente alla missione educativa, non condividono la fede cristiana o la confessione cattolica. Questo fenomeno, già presente nel movimento degli exallievi delle scuole salesiane, coinvolge anche migliaia di collaboratori – volontari o salariati – che, in molte opere, costituiscono la maggioranza del personale operativo. La sfida futura sarà quella di approfondire questa riflessione e affrontare con apertura e discrezione un fenomeno che avrà un impatto decisivo sul futuro della Congregazione.
Il secondo tema emerso riguarda la diminuzione del numero dei Salesiani coadiutori. Questo calo non deve essere affrontato con una prospettiva statistica, ma con uno sguardo carismatico e pastorale. Il ridisegno della Congregazione, che sta emergendo con ampio consenso durante il Capitolo, richiede un atteggiamento di obbedienza alla realtà e una collaborazione autentica, priva di protagonismi individuali.
Gli incontri mirati tra confratelli, anche al di fuori dei contesti formali, sono stati indicati come uno strumento importante per rafforzare la fiducia reciproca.
Un altro punto fondamentale emerso è la necessità di considerare le differenze tra i vari contesti regionali. La varietà delle situazioni richiede risposte proporzionate alle capacità e alle risorse delle singole comunità, per garantire che la Congregazione possa continuare a crescere in modo armonioso e concreto.
La giornata ha rappresentato un momento cruciale di condivisione e ascolto, con un forte impegno per affrontare le sfide attuali e costruire un futuro di inclusione, collaborazione e fedeltà al carisma salesiano. Le riflessioni emerse testimoniano la vitalità e la profondità di questo Capitolo, che continua a tracciare il cammino della Congregazione Salesiana sotto la guida dello Spirito Santo.
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