Il “Rapporto Mondiale sulla Disabilità” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha rilevato che quasi 1 miliardo di persone, ovvero quasi il 15% della popolazione mondiale, vive con una disabilità. Quasi 250 milioni di persone vivono con una condizione mentale o neurologica e quasi due terzi di queste persone non cercheranno assistenza medica professionale, in gran parte a causa di stigma, discriminazione e negligenza.
“I centri salesiani in tutto il mondo facilitano progetti sociali ed educativi che aprono la strada a ricerche avanzate, apprendimento e innovazione, che aiutano l’inclusione delle persone con disabilità – ha spiegato don Michael Conway, Direttore di ‘Salesian Missions’ –. I giovani con disabilità sono in grado di realizzare tanto quanto i loro coetanei se ricevono le giuste risorse e supporto. Ma i bambini e gli anziani con disabilità spesso non hanno le stesse opportunità. I salesiani stanno lavorando per livellare il campo, fornendo pari accesso e inclusione”.
La Procura Missionaria di New Rochelle è quindi orgogliosa di mettere in risalto i programmi salesiani che promuovono l’inclusività delle persone con disabilità in occasione della Giornata internazionale a loro dedicata.
Nei mesi scorsi, in India, ad esempio, il “Don Bosco Job Placement Network”, tramite la collaborazione con la “Bangalore Rural Education and Development Society” (BREADS), l’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo dell’Ispettoria di India-Bangalore (INK), ha organizzato una fiera del lavoro per i disoccupati disabili. In questa occasione sono stati reclutati candidati per lavori in magazzino, nell’e-commerce e nel settore della logistica (imballaggio e fatturazione).
L’obiettivo è stato quello di migliorare le opportunità di lavoro per chi è solitamente meno assistito e di dare loro salari adeguati e condizioni di lavoro dignitose, sicure e protette.
Un altro esempio dell’impegno salesiano per le persone con disabilità viene offerto dalle attività realizzate presso il centro per il trattamento integrale e la riabilitazione dei pazienti affetti da lesioni al midollo spinale del Messico. Il centro è sostenuto dai finanziamenti che “Salesian Missions” ha ricevuto dal programma “Scuole e Ospedali Americani all’Estero” (ASHA, in inglese) dell’Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID).
Il centro esprime una particolare attenzione ai giovani e può contare su tecnologie all’avanguardia e risorse innovative, e oltre a curare i pazienti, il sviluppa nuovi percorsi di scienze e tecnologie per il trattamento, la cura e la riabilitazione dei pazienti con lesioni al midollo spinale, volti ad offrire loro maggiore indipendenza e reintegrazione.
In Spagna, sono tanti gli scolari che ogni giorno frequentano le aule dell’Istituto salesiano “Cristo Sacerdote” di Huelva, appartenente all’Ispettoria di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX). Dalla Primaria alla Secondaria, passando per i cicli di Formazione Professionale, centinaia di studenti si formano quotidianamente in questo centro educativo, per diventare un domani i professionisti del futuro da loro sognato. E tra i tanti allievi, ce ne sono anche alcuni con abilità speciali. Giovani diversamente abili desiderosi di dimostrare il proprio valore, di condividere esperienze con il resto dei compagni e di trovare, come tutti gli altri, un’opportunità di lavoro in linea con i propri gusti e interessi.
A questo scopo, i salesiani hanno costruito un’aula che ha poco a che fare con le altre. È un piccolo “appartamento-classe” con le diverse stanze che si possono trovare in una vera casa e dove, ogni giorno, i giovani coinvolti imparano a cavarsela come se vivessero da soli. Preparano la lavatrice, stendono il bucato, stirano, cucinano, lavano, vanno a fare la spesa... insomma, svolgono le attività quotidiane insieme ai loro formatori, con l’obiettivo di apprendere delle routine che li preparino a vivere da soli.