Il terreno per il loro arrivo, però, era stato ben preparato da don Antonio Belloni, fondatore dell’Orfanotrofio di Betlemme e della Congregazione della Santa Famiglia. Già nel 1893 lo stesso canonico Belloni e circa metà dei suoi confratelli erano entrati nella Congregazione salesiana, professandone i voti e le regole. Facendosi salesiano, oltre alla casa di Betlemme, don Belloni portava con sé “in dote” la Scuola Agricola di Beitgemal, il noviziato di Cremisan e il vasto terreno su cui in seguito sarebbe sorta la casa di Nazareth. Successivamente l’Ispettoria si sviluppò in altri Paesi del Medio Oriente e dell’Africa: in Egitto, nel 1896, in Iran nel 1937, in Siria nel 1948, in Libano nel 1952.
Attualmente l’Ispettoria comprende 13 presenze, così distribuite:
– 2 in Palestina;
– 3 in Israele;
– 3 in Egitto;
– 3 in Siria;
– 2 in Libano;
Queste presenze sono animate da 11 comunità religiose. L’attività in Iran è sospesa dal 2018.
I salesiani sono 64, così ripartiti:
– 53 sacerdoti;
– 5 coadituori;
– 1 postnovizio;
– 3 tirocinanti;
– 2 studenti di teologia.
Sono 60 i professi perpetui e 4 i professi temporanei.
L’Ispettoria si contraddistingue per il suo contatto con altri riti cristiani e con l’Islam e per lo sforzo di inculturazione nell’offrire il dono del carisma salesiano adattandolo a questa realtà interconfessionale e interreligiosa.
Tutto questo, unito alla sua unica e sfidante realtà geo-politica, ne fanno un’Ispettoria dove spirito di fede e di speranza, uniti a flessibilità e creatività, forgiano la sua carità pastorale e il suo cuore oratoriano.
Le opere sono così suddivise:
Israele:
– Nazaret (scuola primaria, tecnologica, oratorio e chiesa pubblica)
– Gerusalemme-Ratisbonne (Studentato Teologico Internazionale che oggi conta 38 studenti provenienti da 23 diverse circoscrizioni salesiane)
– Beitgemal (casa di accoglienza, santuario di S. Stefano, tomba del Ven. Simaan Srugi)
Palestina:
– Betlemme (centro di Formazione Professionale, collaborazione con l’università di Betlemme, oratorio e scout, chiesa pubblica, panetteria)
– Cremisan (centro ispettoriale, parco per famiglie, cantina vitivinicola)
Egitto:
– Cairo-El Sahel (Istituto tecnico industriale paritario, Istituto professionale, Centro di Formazione Professionale, oratorio-centro giovanile, assistenza profughi)
– Cairo-Zeitun (parrocchia, due oratori, assistenza profughi)
– Alessandria (asilo, scuola primaria egiziana, Istituto professionale paritario, 2 oratori-centri giovanili)
Libano:
– Un’unica comunità religiosa per Al Fidar ed El Houssoun che anima: (scuola media professionale, liceo professionale, biennio-post maturità, accoglienza profughi, 3 oratori, 2 centri giovanili, chiesa pubblica), scuola per gli rifugiati iracheni e siriani in Libano.
Siria:
– Damasco (oratorio e centro giovanile, chiesa pubblica, assistenza sfollati);
– Aleppo (oratorio e centro giovanile, chiesa pubblica, assistenza sfollati);
– Kafroun (oratorio e centro giovanile, chiesa pubblica, assistenza sfollati). Qui i laici animano l’opera con l’aiuto della comunità di Aleppo.
In generale l’Ispettoria conta: 4 Centri di Formazione Professionale, 1 asilo, 3 scuole primarie, 3 scuole tecniche, 1 parrocchia, 5 chiese pubbliche, 8 oratori e centri giovanili, 7 case per ospitalità, 7 centri di accoglienza per migranti e sfollati, 1 panetteria, 1 attività vitivinicola, 1 custodia dei luoghi santi.
I beneficiari in totale sono più o meno 12.000 e i laici coinvolti sono circa 1.000.
I gruppi della Famiglia Salesiana presenti sono tre:
– i Salesiani Cooperatori, con 7 centri;
– gli Exallievi di Don Bosco, con 3 centri;
– e la comunità Canção Nova, con 2 centri.
Operando in una situazione di frontiera, tutte le opere di MOR sono rilevanti per l’ambiente sociopolitico ed economico in cui sono collocate, per il servizio che ad esso rivolgono e per le sfide a cui sono costantemente chiamate.
Tutti i Paesi in cui è presente l’Ispettoria, infatti, sono coinvolti in un modo o in un altro in gravi e drammatiche questioni di guerra, movimenti migratori e difficili questioni economiche. Le opere salesiane, grandi o piccole, svolgono la loro missione a servizio di queste situazioni e delle persone che ivi si trovano, rendendole significative.
D’altra parte, il servizio rivolto a tanti giovani e persone povere e bisognose, senza distinzione alcuna, è portato avanti con rispetto e amore, in uno sforzo di inculturazione e con uno spirito missionario ricco e profondo, per cui il nome di Don Bosco non solo è rispettato, ma soprattutto amato da tutti.
Su ANSChannel è disponibile un video che presenta in breve la vita salesiana nell’Ispettoria MOR.
https://www.infoans.org/sezioni/notizie/item/23868-rmg-sdb-ispettorie-l-ispettoria-gesu-adolescente-del-medio-oriente-mor#sigProIdcca5041262