RMG – SDB Ispettorie: l’Ispettoria “Gesù Adolescente” del Medio Oriente (MOR)

27 Marzo 2025

(ANS – Roma) – L’Ispettoria salesiana del Medio Oriente intitolata a “Gesù Adolescente” (MOR) è stata canonicamente eretta il 20 gennaio 1902, dopo richiesta alla Santa Sede da parte dell’allore Rettor Maggiore, Don Michele Rua. Erano trascorsi appena dieci anni dall’arrivo dei primi salesiani in Terra Santa: essi vi giunsero infatti in tre scaglioni nell’anno 1891: il 15 giugno, l’8 settembre e il 29 dicembre.

Il terreno per il loro arrivo, però, era stato ben preparato da don Antonio Belloni, fondatore dell’Orfanotrofio di Betlemme e della Congregazione della Santa Famiglia. Già nel 1893 lo stesso canonico Belloni e circa metà dei suoi confratelli erano entrati nella Congregazione salesiana, professandone i voti e le regole. Facendosi salesiano, oltre alla casa di Betlemme, don Belloni portava con sé “in dote” la Scuola Agricola di Beitgemal, il noviziato di Cremisan e il vasto terreno su cui in seguito sarebbe sorta la casa di Nazareth. Successivamente l’Ispettoria si sviluppò in altri Paesi del Medio Oriente e dell’Africa: in Egitto, nel 1896, in Iran nel 1937, in Siria nel 1948, in Libano nel 1952. 

Attualmente l’Ispettoria comprende 13 presenze, così distribuite:

–     2 in Palestina;

–     3 in Israele;

–     3 in Egitto;

–     3 in Siria;

–     2 in Libano;

Queste presenze sono animate da 11 comunità religiose. L’attività in Iran è sospesa dal 2018. 

I salesiani sono 64, così ripartiti:

–     53 sacerdoti;

–     5 coadituori;

–     1 postnovizio;

–     3 tirocinanti;

–     2 studenti di teologia.

Sono 60 i professi perpetui e 4 i professi temporanei. 

L’Ispettoria si contraddistingue per il suo contatto con altri riti cristiani e con l’Islam e per lo sforzo di inculturazione nell’offrire il dono del carisma salesiano adattandolo a questa realtà interconfessionale e interreligiosa.  

Tutto questo, unito alla sua unica e sfidante realtà geo-politica, ne fanno un’Ispettoria dove spirito di fede e di speranza, uniti a flessibilità e creatività, forgiano la sua carità pastorale e il suo cuore oratoriano.  

Le opere sono così suddivise

Israele:  

–     Nazaret (scuola primaria, tecnologica, oratorio e chiesa pubblica) 

–     Gerusalemme-Ratisbonne (Studentato Teologico Internazionale che oggi conta 38 studenti provenienti da 23 diverse circoscrizioni salesiane) 

–     Beitgemal (casa di accoglienza, santuario di S. Stefano, tomba del Ven. Simaan Srugi) 

Palestina: 

–     Betlemme (centro di Formazione Professionale, collaborazione con l’università di Betlemme, oratorio e scout, chiesa pubblica, panetteria) 

–     Cremisan (centro ispettoriale, parco per famiglie, cantina vitivinicola) 

Egitto: 

–     Cairo-El Sahel (Istituto tecnico industriale paritario, Istituto professionale, Centro di Formazione Professionale, oratorio-centro giovanile, assistenza profughi) 

–     Cairo-Zeitun (parrocchia, due oratori, assistenza profughi) 

–     Alessandria (asilo, scuola primaria egiziana, Istituto professionale paritario, 2 oratori-centri giovanili) 

Libano: 

–     Un’unica comunità religiosa per Al Fidar ed El Houssoun che anima: (scuola media professionale, liceo professionale, biennio-post maturità, accoglienza profughi, 3 oratori, 2 centri giovanili, chiesa pubblica), scuola per gli rifugiati iracheni e siriani in Libano. 

Siria: 

–     Damasco (oratorio e centro giovanile, chiesa pubblica, assistenza sfollati);

–     Aleppo (oratorio e centro giovanile, chiesa pubblica, assistenza sfollati);

–     Kafroun (oratorio e centro giovanile, chiesa pubblica, assistenza sfollati). Qui i laici animano l’opera con l’aiuto della comunità di Aleppo. 

In generale l’Ispettoria conta: 4 Centri di Formazione Professionale, 1 asilo, 3 scuole primarie, 3 scuole tecniche, 1 parrocchia, 5 chiese pubbliche, 8 oratori e centri giovanili, 7 case per ospitalità, 7 centri di accoglienza per migranti e sfollati, 1 panetteria, 1 attività vitivinicola, 1 custodia dei luoghi santi.

I beneficiari in totale sono più o meno 12.000 e i laici coinvolti sono circa 1.000

I gruppi della Famiglia Salesiana presenti sono tre:

–     i Salesiani Cooperatori, con 7 centri;

–     gli Exallievi di Don Bosco, con 3 centri;

–     e la comunità Canção Nova, con 2 centri. 

Operando in una situazione di frontiera, tutte le opere di MOR sono rilevanti per l’ambiente sociopolitico ed economico in cui sono collocate, per il servizio che ad esso rivolgono e per le sfide a cui sono costantemente chiamate.

Tutti i Paesi in cui è presente l’Ispettoria, infatti, sono coinvolti in un modo o in un altro in gravi e drammatiche questioni di guerra, movimenti migratori e difficili questioni economiche. Le opere salesiane, grandi o piccole, svolgono la loro missione a servizio di queste situazioni e delle persone che ivi si trovano, rendendole significative.

D’altra parte, il servizio rivolto a tanti giovani e persone povere e bisognose, senza distinzione alcuna, è portato avanti con rispetto e amore, in uno sforzo di inculturazione e con uno spirito missionario ricco e profondo, per cui il nome di Don Bosco non solo è rispettato, ma soprattutto amato da tutti. 

Su ANSChannel è disponibile un video che presenta in breve la vita salesiana nell’Ispettoria MOR.

InfoANS

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