L’accordo è stato raggiunto grazie agli sforzi del Consiglio Nazionale dell’Educazione Salesiana (CONESA), con lo scopo di migliorare la connettività e l’accesso agli strumenti educativi all’avanguardia che andranno a beneficio di oltre 28.000 studenti e di circa 1.500 insegnanti che fanno parte dei CES a livello nazionale.
Il documento è stato firmato da don Luis Mosquera, Economo Ispettoriale e Rappresentante Legale della Società Salesiana in Ecuador, e dall’ingegner Juan Pablo Carvallo, Direttore Esecutivo della CEDIA. Erano presenti anche don Juan Flores, Presidente della CONESA, don Ángel Lazo, Amministratore del contratto e Direttore della Comunità di Cuenca-Yanuncay, oltre a Direttori e Presidi dei CES.
Don Lazo nella circostanza ha sottolineato che questo accordo permetterà di rafforzare la missione educativa secondo i principi salesiani, concentrandosi sul miglioramento della connettività, della formazione tecnologica e dell’accesso a risorse digitali avanzate, per soddisfare le esigenze di un’istruzione di qualità.
L’équipe del CEDIA, per via telematica, si è occupato di mettere a disposizione diversi servizi di rete avanzati come: Eduroam, Zoom, radio online, Filesender, Venue, Escoolar, Edpuzzle e LMS Elsa. Tra i vantaggi di questi servizi, c’è il fatto che gli studenti potranno accedere a contenuti accademici multimediali e interattivi come simulatori, videoteche, corsi dal vivo, piattaforme di consultazione, montaggio di video didattici e approccio metodologico dell’insegnamento capovolto.
Inoltre, agli insegnanti sarà garantito l’accesso a corsi di formazione e aggiornamento attraverso la Scuola di Formazione Continua. Le istituzioni saranno inoltre dotate di attrezzature e sistemi di protezione delle reti informatiche e di controllo delle minacce esterne.
L’accordo, che durerà fino al 31 dicembre 2026, riflette un impegno a lungo termine per rafforzare le capacità educative e tecnologiche dei CES in Ecuador. L’Ispettoria ECU è fiduciosa che questi processi miglioreranno l’educazione salesiana nel Paese.
Infine, sono state individuate le opere prioritarie che non dovranno sostenere costi per questi servizi, garantendo così un accesso equo agli strumenti e alle risorse fornite da quest’accordo.