Spagna – Anche quest’anno milioni di minori non andranno a scuola e l’istruzione, per loro, tornerà ad essere un sogno

06 Settembre 2023

(ANS – Madrid) – Un bambino su sei, nel mondo, è escluso dall'istruzione. Anche in quest'anno scolastico più di 240 milioni di bambini non andranno a scuola. La povertà, il lavoro minorile, i matrimoni precoci, la maternità infantile, la violenza e le distanze da percorrere nelle zone rurali limitano e condannano, in molti casi, l'accesso alla scuola per i bambini del mondo. L'istruzione non dovrebbe essere solo un sogno, perché è un diritto. Per questo “Misiones Salesianas”, la Procura Missionaria salesiana di Madrid, ha lanciato la campagna "Sognare senza catene" per affermare che il posto dei bambini è a scuola, nei parchi giochi e nelle loro famiglie, non per strada o nei luoghi di lavoro degli adulti.

Se da un lato, in tutto il mondo, più di un miliardo di bambini avrà l'opportunità di iniziare un nuovo anno scolastico nei prossimi giorni, ce ne sono altri 240 milioni che non andranno a scuola nemmeno quest'anno. Alcuni di questi minori sono iscritti a scuola, ma non frequenteranno le lezioni o, in altri casi, gli insegnanti non saranno adeguatamente formati; altri smetteranno di andare a scuola troppo presto perché devono lavorare per contribuire al sostentamento delle loro famiglie; altri ancora si vergogneranno di imparare in compagnia di bambini più piccoli di loro.

Asha, che significa speranza, è una ragazza indù la cui famiglia voleva darla in sposa all'età di 12 anni per sottrarla alla povertà. Ogni anno 12 milioni di ragazze nel mondo sono costrette a sposarsi con adulti e ad abbandonare la scuola. Suzan, che di anni ne ha 16, vive in una baraccopoli di Freetown, la capitale della Sierra Leone. "Sono rimasta orfana durante l'ebola e sopravvivo per strada con altre cinque ragazze". Lei paga una stanza dove dormono tutte insieme, si scambiano i vestiti e condividono il poco cibo che riescono a procurarsi. Per mangiare devono prostituirsi e subiscono abusi.

Questi sono solo due esempi dei diritti violati dei bambini, che impediscono a milioni di minori di frequentare la scuola. Ma ce ne sono altri: la schiavitù infantile, il reclutamento forzato, il lavoro minorile. La risposta dei missionari salesiani ai diritti violati dei bambini è quella di offrire un'educazione completa e di qualità, per far sì che i minori diventino agenti di trasformazione e di cambiamento, persone libere e dotate di capacità critica, affinché possano diventare la generazione che può porre fine alle disuguaglianze e alle ingiustizie, costruendo un mondo migliore, più giusto, più attento e sostenibile.

Tuttavia, ancora oggi, un bambino su dieci nel mondo è coinvolto nel lavoro minorile. In totale, più di 160 milioni di bambini nel mondo lavorano e sono privati della possibilità di andare a scuola. "Molti bambini cercano di combinare scuola e lavoro per aiutare le loro famiglie povere, senza però essere consapevoli che i loro diritti vengono violati", spiega un assistente sociale salesiano in Perù.

Edwin, Cristóbal, Moisés, Aquiles, Kioranny e Abril sono sei adolescenti che vivono a Santo Domingo (Repubblica Dominicana). Vivono in quartieri molto poveri e pericolosi, lavorano come lustrascarpe, vendono frutta, puliscono case, automobili... "Fin da piccoli è stato insegnato loro che lavorare non era una cosa negativa, perché formava il carattere, aiutava l'economia familiare, li rendeva responsabili e allontanava la possibilità che diventassero ladri – spiega Karen Montás, Direttrice del programma Canillitas con Don Bosco – Il nostro compito è quello di affascinarli prima con le attività del tempo libero e lo sport, e poi sottrarre tempo al lavoro per offrirlo alla scuola".

Per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla piaga del lavoro minorile e sulla necessità di offrire un'istruzione di qualità ai minori, “Misiones Salesianas” ha dunque lanciato la campagna “Sogno senza catene”, perché non ci siano limitazioni al sogno dei minori di andare a scuola. Uno degli strumenti di questa campagna sarà il documentario “Canillitas”, che debutterà il prossimo 21 settembre. Il documentario affronta i problemi quotidiani e i sogni dei bambini lavoratori che ne sono protagonisti. Girato nella Repubblica Dominicana e diretto da Raúl de la Fuente (tre Premi Goya), il documentario viaggerà anche in cinque città europee e in 12 città spagnole con tre dei suoi protagonisti, che offriranno la loro testimonianza su come, grazie all'istruzione, sia possibile sradicare il lavoro minorile.

Fonte: Misiones Salesianas

InfoANS

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