I numeri parlano: ci sono già state ventotto assunzioni in ambito meccatronica, dodici in ambito informatico, sette nell’elettromedicale e sei in attività ospedaliero/sanitario. Sono stati introdotti all’apprendistato trenta ragazzi in pmi (acronimo di Piccole e Medie Imprese) genovesi in ambito elettrico, elettronico e termoidraulico per la sede di Sampierdarena e altri quarantacinque in ambito elettrico e meccatronico, di cui ventidue ad oggi assunti. Il progetto andrà avanti ancora per tutto quest’anno, per cui non è difficile credere che i 150 posti di lavoro “tondi” possano essere raggiunti.
I risultati del progetto saranno presentati il prossimo 6 marzo, nell’ambito dell’evento intitolato “Formare i giovani per generare futuro. Alleanze vincenti nel mondo del lavoro”, che si terrà nella Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Genova. “Abbiamo davvero lanciato il cuore oltre l’ostacolo – dice don Sergio Pellini, SDB, Direttore dell’opera di Genova-Sampierdarena – e credo che riusciremo non solo a vincere questa sfida, ma soprattutto a dare motivi di speranza e fiducia ai giovani affinché mettano a frutto le proprie risorse e possano costruirsi degli orizzonti a partire dalle proprie ispirazioni e capacità. Il prossimo 6 marzo porteremo i risultati di questa straordinaria esperienza all’interno di un evento al Palazzo Ducale, alla presenza della politica e delle istituzioni nazionali e liguri per dare il segnale che noi ci siamo, accanto alle forze civili, a fare la nostra parte”, ha proseguito.
Accanto al macro-progetto dei 150, poi, c’è lo “Sportello Informa Lavoro e Studio” gestito dall’associazione “Il Nodo sulle Ali del Mondo” attivato nell’aprile 2022 nei locali Caritas dell’Istituto di Sampierdarena, che accoglie giovani e adulti che cercano lavoro, ricollocazione, formazione e orientamento. È un satellite indispensabile per accogliere bisogni che non possono essere inseriti nei percorsi Cnos-Fap collegati alle aziende.
“Non vogliamo sostituirci al pubblico – racconta Romana Pian, responsabile dello sportello – anzi, vogliamo segnalare e indirizzare ai centri per l’impiego e per la formazione. Aiutiamo a compilare il curriculum, a controllare i concorsi pubblici. Il nostro ‘taglio’ è quello di prendere in carico la persona, ricordarci di lei e tenerla presente se capitassero occasioni di cui veniamo a conoscenza. Siamo nati da poco per poter fare bilanci ma quello che ci auguriamo è di poter fare rete con associazioni pubbliche o di volontariato del territorio. Questo ci aiuterebbe ad avere un ruolo più istituzionale e poter intervenire con più efficacia”.
Perlopiù si rivolgono allo sportello extracomunitari e giovani donne con figli a carico che cercano lavoro come badante, ma ignorano i servizi sul territorio e spesso sono senza permesso di soggiorno.
“L’introduzione al lavoro da noi funziona – conclude don Pellini – anche perché abbiamo un’ampia rete di Exallievi dell’istituto, spesso imprenditori e professionisti, che dimostrano disponibilità concreta a dare opportunità di lavoro. Questo rende possibile inserire adeguatamente le persone. Non è facile, tuttavia. Ma noi ci crediamo e questo progetto è per noi uno dei modi migliori per celebrare i nostri 150 anni”.
Fonte: La Voce di Genova
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