di María E. Pérez
L’infanzia e i Salesiani
I primi anni della mia infanzia, a Santo Domingo, vivevamo a via Estrelleta; poi ci trasferimmo in via Hilario Espertín nel quartiere “San Juan Bosco” e infine a Villa Juana, dove finii di crescere. È stata un'infanzia molto bella, di cui sono orgoglioso, e potei praticare molto sport. Giocavo a Calcio con i Salesiani nell’oratorio ‘Don Bosco’, perché la maggior parte degli insegnanti impegnati con i Salesiani erano europei e giocavano a Calcio.
Orgoglioso della formazione salesiana
Per giocare a Baseball, dovevamo partecipare alla Messa ogni domenica. La messa era alle 9:00 del mattino e si concludeva alle 10:00; poi, fino a mezzogiorno, ci era permesso giocare a Baseball, ma prima della messa dovevamo confessarci. A volte, il sabato o la domenica, prima della messa e dopo, ricevevamo la Comunione. Mi sento orgoglioso e grato per la formazione che ho potuto ricevere dai Salesiani, oltre a quella dei miei genitori. Ho partecipato a molti tornei, ho giocato a Calcio, ho anche giocato a Basket, ma ero più incline al Baseball. Penso che sia stato grazie al Calcio che ho sviluppato le mie gambe. Credo che la formazione salesiana, insieme alla disciplina militare, abbia svolto un ruolo preponderante nella mia vita per tutta la mia carriera.
Sull’educazione
Per me l’educazione è fondamentale, per questo esorto i bambini a non abbandonare la scuola, a raggiungere il diploma di maturità e, quanti ne hanno l’opportunità, ad andare all’università, perché quel titolo che avranno ottenuto grazie al sacrificio e alla perseveranza sarà qualcosa che nessuno sarà in grado di strappargli. I bambini sono la speranza, l’orgoglio e il futuro di ogni Paese; siamo noi genitori che siamo chiamati a dare loro orientamento e gioia, affinché sappiano che c’è sempre spazio per migliorare e che non bisogna mai accontentarsi, affinché abbiano sempre delle aspirazioni, che cerchino di migliorarsi, di essere umili e di mantenere una buona disciplina, perché il successo dipende da questo.
Un altro grande “successo” dell’ex atleta e allenatore è la Fondazione Manuel Mota, creata nel 1967, attraverso la quale fornisce cibo, materiale scolastico, educazione e materiali per giocare a Baseball a bambini e giovani con risorse limitate, oltre ad alimenti agli anziani in una situazione di vulnerabilità.