“Siamo nati a Torino per aiutare i ragazzi più poveri, continuiamo a farlo ovunque nel mondo. Questa è e deve rimanere la nostra carta d’identità. Sia che si tratti della più grande povertà economica, sia che si tratti di chi vive senza famiglia o con situazioni piene di dolore; o di chi si trova anche senza una ragione di vita. Certamente ci sono tante povertà. Volerle raggiungere è un atto di volontà e di convinzione che nasce dalla fede. Questo è il nostro caso. Sicuramente nella società ci sono molte persone, famiglie, gruppi molto sensibili a questa realtà. Con loro percorriamo insieme la stessa strada”, spiega Don Á.F. Artime.
“Accanto ai tanti che s’affacciano alla vita e ai quali offriamo nelle nostre scuole, nei nostri oratori cultura, formazione professionale, valori umani e spirituali, ci sono purtroppo ancora milioni di ragazze e ragazzi poveri, sfruttati, privi di opportunità per una vita dignitosa, esclusi e messi ai margini”, aggiunge Don Artime.
“Quando sentono che qualcuno si interessa a loro gratuitamente, volendo semplicemente aiutarli senza chiedere nulla in cambio – conclude – allora sperimentano che la loro vita acquista un senso; sperimentano che ci sono persone che sono per loro fratelli e amici e a volte anche padri - quei padri che non hanno o dei quali sentono la mancanza - che li accompagnano nel cammino della vita. Questa realtà, che va di pari passo con lo stile educativo salesiano e con la spiritualità propria del nostro carisma e del nostro spirito di famiglia, assicura, credo, l’attualità del carisma di Don Bosco”.
Annachiara Valle
Fonte: Famiglia Cristiana