La proposta scolastica salesiana in Italia coinvolge 103 scuole diffuse su tutto il territorio nazionale, per un totale di quasi 30 mila allievi e più di 2 mila docenti. Il convegno è organizzato dal CNOS Scuola – l’associazione nazionale che anima e coordina le scuole, espressione del Centro Nazionale Opere Salesiane.
“Pensare a un curriculum scolastico significa rispondere alla necessità di formare buoni cristiani e onesti cittadini attraverso la formazione integrale dello studente, così come Don Bosco l’aveva immaginata all’interno dell’esperienza della comunità scolastica, concepita come casa che accoglie, chiesa che evangelizza e cortile dove creare relazioni” spiega don Enrico Peretti, Presidente del CNOS Scuola.
“La proposta della tradizione educativa salesiana – prosegue – sarà approfondita nei laboratori, dove saranno sviluppate nuove opportunità formative: la didattica digitale nel nuovo linguaggio giovanile, l’esperienza dell’andare oltre i confini nella progettazione Erasmus, l’incontro con un lavoro buono perché capace di generare autonomia e responsabilità nella ricchezza dell’alternanza scuola-lavoro”.
L’esperienza educativa salesiana è presente in 130 paesi nei cinque continenti e diffusa in 3.643 istituti dalla primaria fino all’università, accoglie oltre un milione di studenti e quasi 100mila docenti e formatori. Nasce dall’attenzione al sistema scolastico pensata e curata da Don Bosco fin dall’inizio della sua opera educativa, nel 1846, avviata prima con le scuole serali, poi diventate anche domenicali fino a consolidarsi come scuola diurna e collegio.
Le due giornate inizieranno con tre relazioni tenute dai prof. Dario Nicoli, docente di Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia; Arduino Salatin, esperto di didattica e preside dell’Università salesiana di Mestre; don Rossano Sala, docente di Pastorale giovanile dell’Università Pontificia Salesiana di Roma.
A conclusione del convegno ci saranno la relazione del prof. Damiano Previtali, direttore dell’Ufficio valutazione del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), che presenterà la valenza formativa del rapporto di autovalutazione da parte delle scuole, e il saluto dell’on. Davide Faraone, Sottosegretario del MIUR.