di Gian Francesco Romano
I lavori si sono aperti con i saluti di don Fabio Attard, Consigliere generale per la Pastorale giovanile, e sono proseguiti con gli interventi di mons. Vincenzo Zani, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, e mons. Guy-Réal Thivierge, Segretario Generale della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche (FIUC).
Negli interventi sono state sottolineate: la necessità che le Università cattoliche non siano separate dalla realtà, ma spazi di dialogo con la società; le opportunità attuali, con oltre 150 milioni di studenti universitari nel mondo; e la sfida di confrontarsi con il progresso scientifico alla luce della Rivelazione; ed è stata analizzata una ricerca per conoscere meglio la visione e la cultura di riferimento degli universitari oggi, a livello globale.
Il sig. Mario Olmos, Coordinatore Generale IUS, ha presentato il Rapporto sullo sviluppo della presenza Salesiana nell’Educazione Superiore e osservato alcune sfide del presente: dall’innalzamento degli standard qualitativi alle difficoltà burocratiche che rendono complesso oggi aprire nuove università salesiane in molte parti del mondo; dalla collaborazione con altri gruppi della Famiglia Salesiana e le Chiese locali al tema dello sviluppo della ricerca…
Nell’intervento tenuto mercoledì 6 luglio, il Rettor Maggiore ha sottolineato la rilevanza delle IUS per la proposta pastorale salesiana. “Abbiamo la possibilità di raggiungere 140.000 giovani universitari. Non possiamo trascurare una realtà così importante” ha detto, sottolineando poi l’intenzione del Consiglio Generale di rafforzare la presenza quali-quantitativa dei Salesiani nelle IUS.
Don Ángel Fernández Artime ha poi richiamato la necessità che le IUS vivano e trasmettano il carisma salesiano, con due specifiche indicazioni: una pastorale universitaria viva e l’opzione preferenziale per i più bisognosi.
Nei giorni successivi, dopo i confronti su base regionale, don Attard ha riproposto il modello pastorale salesiano nelle IUS, ricordando la necessità di adottare soluzioni pastorali che originino dal carisma di Don Bosco e siano al servizio della Chiesa, volte all’educazione e all’evangelizzazione e realizzate a partire dall’ascolto dei giovani.