La Sindone di Torino ha affascinato a lungo credenti e ricercatori, rappresentando una delle più potenti testimonianze visive della Passione di Cristo. Nei suoi segni enigmatici è racchiuso un messaggio che parla all'anima: un messaggio di amore, sofferenza e redenzione. Per la Famiglia Salesiana, la Sindone ha un significato speciale: non solo come reliquia radicata nella loro città d'origine, ma come pietra di paragone spirituale che ha ispirato generazioni di missionari, educatori e fedeli in tutto il mondo.
Dagli umili inizi dell'Oratorio di Don Bosco, nella Torino del XIX secolo, la devozione alla Sindone iniziò a diffondersi in modo silenzioso ma costante insieme all'espansione della missione salesiana. Quando i Salesiani si diffusero nei vari continenti - America Latina, Asia, Africa ed Europa - portarono con sé non solo la passione per l'educazione e la gioventù, ma anche una spiritualità profondamente mariana e cristologica, in cui la contemplazione della sofferenza di Cristo aveva un ruolo centrale.
La Sindone, enigmatica e velata di mistero, offriva un modo tangibile per avvicinare i cuori dei giovani al Cristo sofferente, soprattutto nel contesto della Settimana Santa. Nelle comunità in cui i Salesiani prestavano servizio, venivano esposte riproduzioni della Sindone, si tenevano meditazioni e si organizzavano processioni, il tutto riportando a quella silenziosa testimonianza del Crocifisso.
È con questo spirito che il “Teatru Salesjan”, pietra miliare della cultura salesiana a Malta, ha deciso di presentare questa mostra durante la settimana più sacra del calendario cristiano. Contestualmente, si terranno delle conferenze condotte da don Savio Vella, SDB, che illumineranno sia il percorso storico sia la profondità spirituale della Sindone, invitando i visitatori a non limitarsi a guardare l'immagine, ma a incontrare veramente Colui che l'ha portata.
Il 16 aprile, a partire dalle ore 20, la tavola rotonda “La Sindone come lente di speranza” approfondirà questo viaggio. In un mondo spesso sopraffatto dal dolore e dall'incertezza, la Sindone diventa non solo un simbolo di sofferenza, ma anche un profondo segno di speranza, per ricordare che la luce sorge sempre dalle tenebre e l'amore dal sacrificio.
“L'ingresso all'intero programma è gratuito e invitiamo caldamente le centinaia di turisti religiosi che visiteranno Malta questa settimana a fare di questa mostra parte del loro pellegrinaggio della Settimana Santa – ricordano i Salesiani di Malta – Che siate in cerca di risposte, di conforto o semplicemente di silenzio, la mostra offre un terreno sacro dove il cuore può ascoltare”.
Per maggiori informazioni, visitare il sito: tsmalta.com/events/facetoface/