Per la prima volta da quando assegna questi premi (40 anni), quest’anno “Manos Unidas” ha deciso internamente, attraverso una votazione, le categorie e le persone meritevoli di essere riconosciute per il loro lavoro, impegno e sostegno a difesa dei più svantaggiati. In questo modo, “Manos Unidas” ha istituito 11 categorie di premi, che rappresentano tutti i settori che hanno reso possibile il lavoro della ONG in 60 anni di vita.
In una presentazione suor Garcia ha dichiarato: “Voi avete salvato queste ragazze che prima vagavano per le strade e che ora sono ragazze dignitose, con una vita dignitosa. Migliaia di giovani continueranno a passare per i nostri centri grazie a voi, al vostro sacrificio. Insieme possiamo cambiare un po' il mondo, dando da mangiare agli affamati, ma soprattutto dando loro un’educazione integrale, la base dello sviluppo”.
Nell’accogliere il premio la religiosa FMA non ha fatto altro che ringraziare. “Non ho parole per ringraziarvi di questo gesto, un gesto della Provvidenza di Dio che ha segnato la mia vita. Lui è presente in tutto. Non merito nulla di tutto questo, ma lo accetto a suo nome, per la congregazione e per le ragazze e le giovani donne con cui lavoriamo. Don Bosco diceva in occasioni come queste: ‘è la Vergine Maria che ha fatto tutto’. Grazie, che Dio vi benedica e che possiate continuare a fare del bene in tutto il mondo”.
La missionaria ha inoltre consegnato un tessuto “batik” a Clara Pardo, che rappresenta il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, un miracolo che grazie a “Manos Unidas” continua a verificarsi; e ha concluso il suo discorso svelando un segreto: “Questo premio - ha detto - sarà dato alle ragazze che sono diventate senzatetto ad Abidjan, perché le loro case e le loro attività sono state demolite”.