Un progetto che ha trovato un riscontro positivo sia da parte degli allievi, che hanno avuto la fortuna di trovare subito un’opportunità di lavoro in tempi così difficili, sia da parte di coordinatori e insegnanti, entusiasti di essere coinvolti in un’esperienza del tutto nuova. “Superato il timore iniziale - racconta Santiago, uno dei ragazzi della classe quarta duale - mi sono adattato in fretta ai nuovi ritmi imposti dal lavoro e ho stretto un ottimo rapporto con il datore di lavoro e con i colleghi, sempre disponibili ad aiutarmi e insegnarmi qualcosa di nuovo”.
Per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, fondamentale è stato il contatto con le aziende per il coinvolgimento nel percorso duale e la definizione del rapporto di lavoro. Alcuni ragazzi hanno firmato da subito un contratto di apprendistato, per altri invece si è stabilita l’alternanza scuola-lavoro, che va intesa come un progetto formativo. Di questo se ne sono occupati il prof. Guerrino Castellani, coordinatore della classe duale assieme ai prof. Carlo Lucis e Giulio Armano, e alla responsabile amministrativa dott.ssa Cristina Salvador, che riferisce di aver riscontrato “grande interesse da parte dei datori di lavoro nello sperimentare questa nuova modalità di stabilire un rapporto lavorativo con i giovani”.
Il ruolo dei professori è cambiato rispetto a una classe ordinaria. Giampiero Castenetto, insegnante del settore meccanico, afferma di aver impostato il suo corso “ponendo maggior attenzione alla parte tecnico-applicativa, esaminando un problema per provare a risolverlo. Questo perché molti ragazzi che si troveranno ad operare in settori, come quello della saldatura o delle macchine utensili, dovranno fronteggiare in autonomia le relative problematiche”.
Fonte: “DiariodiUdine” - "UdineToday"