Don Alphonse Owoudou, Regolatore del Capitolo, ha spiegato: “Chiusa la fase della conoscenza condivisa dello stato della Congregazione, è emersa la necessità di modificare l’Instrumentum Laboris. Per questo motivo, si stanno elaborando le proposte emerse dallo stesso Capitolo”. Ora le Commissioni avranno il compito di identificare e proporre le cinque priorità più importanti in risposta alle sfide rilevate. Queste priorità costituiranno la base per la formulazione definitiva del documento finale che verrà sottoposto al nuovo Rettor Maggiore e al Consiglio Generale.
Un richiamo all’unità e all’inculturazione
Nel suo intervento, Don Chávez ha richiamato l’articolo 146 delle Costituzioni salesiane come guida per vivere fedelmente il Vangelo e procedere secondo lo Spirito Santo seguendo l’esempio di Don Bosco. Ha sottolineato che l’unità si costruisce attraverso l’incontro fraterno, che valorizza la diversità dei soggetti. “Il Capitolo Generale è la più bella esperienza di questa dinamica ed è il momento di formazione più completo che abbiamo”, ha dichiarato con entusiasmo.
Don Chávez ha inoltre consegnato all’assemblea una riflessione chiave per il futuro della Congregazione: passare dall’impegno per l’inculturazione del progetto salesiano nei vari contesti, all’interculturalità del progetto stesso, così come si presenta oggi nel mondo.
Lavorare in gruppo, che sia piccolo o grande, per esprimere una volontà comune richiede un metodo chiaro. Quando, poi, si invoca la presenza dello Spirito Santo, l’approccio deve essere ancora più metodico per superare il protagonismo individuale e favorire un autentico ascolto reciproco.
La Chiesa Cattolica ha adottato il metodo sinodale, che si distingue non solo per l’autorevolezza della convocazione da parte del Pontefice, ma anche per una precisa modalità di lavoro. Questo metodo è stato proposto ai Capitolari durante una sessione dedicata, con una relazione congiunta di don Andrea Bozzolo, Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, e di don Eunan McDonnel, Ispettore dell’Irlanda.
I partecipanti al CG29 stanno approfondendo il metodo sinodale attraverso i materiali messi a disposizione sul sito dedicato. A incoraggiarne l’uso sono state le testimonianze di tre Salesiani che lo hanno già applicato con successo nelle loro esperienze di governo locale:
– don Luis Fernando Gutiérrez Cuesta, dell’Ispettoria Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM);
– don Daniel Federspiel, Ispettore di Francia-Belgio Sud (FRB);
– don Giampaolo Roma, Ispettore dell’Italia Meridionale (IME).
Il lavoro delle Commissioni e l’adozione del metodo sinodale riflettono l’impegno del CG29 a discernere le sfide attuali e trovare risposte condivise e interculturali. Con l’aiuto dello Spirito Santo, la Congregazione Salesiana si prepara a rinnovare il proprio impegno nella missione educativa e pastorale, fedele al carisma di Don Bosco.