Il corso è stato avviato con varie attività che hanno stimolato gli studenti a scoprire la loro creatività, l’immaginazione e le capacità di scrivere una sceneggiatura e di creare uno story board. Questi esercizi iniziali hanno portato a gettare i semi delle idee necessarie per realizzare i film sul tema del Don Bosco Global Youth Film Festival (DBGYFF) 2024: “Ho un Sogno - Giovani e cambiamento climatico - Rendere la Madre Terra più pulita e più verde”.
Si è iniziato con diverse sessioni per creare una solida base di conoscenze sulle competenze necessarie, come la gestione della macchina da presa e le migliori angolazioni per le riprese.
Gail Fernandes, da parte sua, ha assistito gli studenti nella revisione delle sceneggiature, e ha valorizzato le scene creative degli studenti e ha unito le sequenze con dialoghi e descrizioni per i cortometraggi.
Don Fernandes, invece, ha tenuto 15 sessioni sulla realizzazione di film, ciascuna di circa un’ora e mezza. Dopo sessioni stimolanti e vigorose su regia e scrittura, cinematografia e montaggio, fotografia e individuazione del budget finanziario, gli studenti sono stati sollecitati a scegliere l’argomento di ogni film e a scrivere un buon contenuto.
Gli allievi, poi, si sono impegnati fortemente per lo scopo, investendo i loro piccoli risparmi e ottenendo diversi contributi per finanziare i loro film. Hanno inoltre messo nero su bianco i dettagli delle riprese e delle location, avviato le sceneggiature e coinvolto altri studenti e membri del personale nella recitazione. E la scuola, infine, ha contribuito in parte anch’essa al finanziamento dei corti e ha permesso di utilizzare al meglio le strutture disponibili.
Sette cortometraggi e un documentario sulla conservazione delle mangrovie sono il risultato di questo impegno, che non è stato fermato nemmeno dalle piogge torrenziali. Due cortometraggi, “Green Desk” e “Eco Caregivers”, sono stati poi selezionati per essere proiettati al Don Bosco Global Youth Film Festival (DBGYFF); e per tutti i lavori sono stati utilizzati telecamere e cameraman professionali; inoltre, il software utilizzato per il video-editing è stato V&N e non pochi studenti si sono distinti nel suo utilizzo.
Alston D’cunha, uno dei giovani attori e registi, ha dichiarato: “Ho girato la stessa scena quasi 50 volte per assicurarmi che venisse bene”.
Delisha Gonsalves, regista del cortometraggio “Green Desk” ha affermato: “Durante la realizzazione del nostro cortometraggio, la protagonista era una bambina di 4 anni. È stato difficile convincerla a fare delle riprese, ma ci siamo divertiti tantissimo. Siamo andati in vari luoghi, abbiamo girato da diverse angolazioni, abbiamo trascorso ore e poi abbiamo creato un bellissimo film”.
Krish Sinha, regista del documentario “Eco Caregivers” ha dichiarato: “È la prima volta che lavoro con dei professionisti. Quando ho iniziato le ricerche e la pianificazione, mi sono reso conto di quanto sia complesso e affascinante il mondo delle mangrovie. A colpirmi non è stata la bellezza, ma la resilienza. Le foreste di mangrovie si sono adattate a sopravvivere in uno degli ambienti più difficili della Terra”.
“Questo corso, esigente, divertente, ma impegnativo, è servito non solo a scoprire e a mettere in luce l’immenso talento e le capacità degli studenti, ma è stato anche una grande esperienza di apprendimento – ha testimoniato, infine, Gail Fernandes – Il tema della tutela dell’ambiente ha colpito nel segno e la piantagione di piccoli arbusti è stato un modo per metterla in pratica”.
Volendo dare seguito a quest’iniziativa, l’istituto salesiano ha già programmato diverse proiezioni per il personale e gli studenti e il documentario sulla conservazione delle mangrovie sarà utilizzato per facilitare l’apprendimento in classe e per dibattiti in assemblea.
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