Dopo aver salutato le molte autorità presenti, tra cui il cardinale spagnolo Luis Ladaria Ferrer e Maximino Caballero Ledo, Prefetto della Segreteria per gli Affari Economici della Santa Sede, il Cardinal Fernández Artime ha ringraziato per l’invito e la presenza dei fedeli, in maggioranza spagnoli residenti a Roma.
Ponendo lo sguardo sul Vangelo del giorno, il cardinale ha precisato che, “duemila anni dopo, il mondo è molto cambiato. Il nostro mondo è complicato, complesso e ci rendiamo conto che la realtà diventa difficile”. Ha evidenziato che “come credenti e cristiani non possiamo competere volendo fare come gli altri, con i nostri mezzi”, ma ha anche assicurato che “i mezzi di cui disponiamo possono aiutarci a fare il bene”, sottolineando che “la forza più grande che abbiamo oggi non sono le strategie”, ma la testimonianza. “Se siamo capaci di testimoniare chi siamo e come ci muoviamo, questo arriva, tocca il cuore”, ha affermato.
In questa linea ha invitato i fedeli a “essere attenti alla tentazione più grande che il mondo ha avuto e ha nella storia: la grande tentazione si chiama potere. Di fronte a questo gigante, il Signore continua a dire: chi vuole essere il primo, serva”. La forza più grande che abbiamo, ha proseguito il cardinale Artime, “ha a che fare con la semplicità, con la testimonianza”.
“Se non è servizio, è potere, e se è potere, non viene da Dio e non è benedetto da Dio o da Gesù. Come uno si alza, cade con la stessa facilità, lo vediamo tutti i giorni nel mondo”, ha concluso.
Fonte: Aciprensa