Accompagnato dalla figlia Laura e dal Viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, Mattarella si è recato dal 2 al 4 aprile in Costa d’Avorio, per la prima visita ufficiale di un Capo di Stato italiano nel Paese. Tra le varie attività, la mattina del 3 aprile, ha incontrato, presso il Palazzo Presidenziale di Abidjan, il Presidente della Repubblica della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara, e nel pomeriggio ha ricevuto la Chiave del Distretto di Abidjan – un riconoscimento di estrema importanza che fino a ora era stato assegnato solo a Presidenti francesi, cui il Paese è legato dal passato coloniale.
Dando prova del suo genuino interesse per il mondo dell’educazione e lo sviluppo, il giorno successivo, oltre a presenziare ad altri impegni istituzionali rilevanti per la cooperazione economica tra i due Paesi, il Presidente Mattarella ha visitato il complesso scolastico di Vridi, una scuola ristrutturata dall’azienda energetica italiana ENI; e la casa della comunità di Sant’Egidio ad Abidjan, dove ha incontrato un gruppo di bambini delle scuole della pace, ex ragazzi di strada ora accolti dalla comunità.
Nella mattinata di venerdì 5 aprile, Mattarella è atterrato in Ghana, dove sono in programma un colloquio con il suo omologo Presidente della Repubblica, Nana Akufo-Addo. Il programma prevede poi la visita al Memoriale di Kwame Nkrumah, in ricordo del Primo Presidente del Ghana indipendente, ed altri impegni istituzionali.
Dal punto di vista salesiano la parte più rilevante della visita si avrà però sabato 6, quando il Capo dello Stato italiano sarà al Centro di Formazione Professionale “Don Bosco” di Ashaiman, in Ghana, gestito dai salesiani e creato grazie al contributo di “Confindustria - Alto Adriatico”. Qui Mattarella parteciperà alla inaugurazione dell’Accademia che Confindustria Alto Adriatico ha realizzato, con l’obiettivo di formare manodopera locale con profili professionali sovrapponibili a quelli ricercati dal tessuto produttivo della Regione italiana Friuli-Venezia Giulia, per favorire una collaborazione tra i due Paesi che promuova opportunità di sviluppo e integrazione.
L’obiettivo di questo progetto di formazione internazionale è quello di fornire a 250 giovani una formazione di qualità nell’ambito del “Ghana Project” messo a punto da Confindustria Alto Adriatico. Principale partner dell’operazione è l’agenzia per il lavoro “Umana”, ma sono stati coinvolti anche la Regione e i sindacati.
Prima di rientrare in Italia il Presidente Mattarella si trasferirà presso il porto di Tema per visitare il pattugliatore d’altura della Marina Militare Italiana “Bettica”, impegnato in operazioni di monitoraggio nel Golfo di Guinea, nell’ambito di un programma di lotta alla pirateria e ad altre forme di criminalità in mare.
Non è la prima volta che il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella si reca in visita presso centri ed opere salesiane, e più in generale che, con i suoi gesti e le sue parole, manifesta la propria attenzione verso il mondo salesiano.
Già il 14 maggio del 2015, cioè nei suoi primi 100 giorni da Presidente della Repubblica Italiana e in occasione del Bicentenario della nascita del Santo dei Giovani, si recò in visita alla Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino, soffermandosi in preghiera presso la cappella dove è custodita l’Urna di Don Bosco e depositando una corona di fiori. Fu, quella, anche l’occasione per un saluto e l’incontro e ufficiale ai giovani presenti nel cortile della Basilica, e nella circostanza il Capo di Stato italiano manifestò pubblicamente: “Ho un’immagine di Don Bosco nel mio studio”.
Il 31 gennaio del 2018, invece, a motivo del 130° anniversario della morte di Don Bosco, Mattarella inviò al Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime un emozionante messaggio di omaggio al Santo dei Giovani, definito come un “educatore che la società italiana ha avuto modo di apprezzare per l’attenzione ai giovani, per la passione, per l’impegno nell’aiutare tante persone in condizione di avvilente povertà ed emarginazione”. E concludeva: “La continuità delle opere di Don Bosco rappresenta un contributo alla coesione e al progresso sociale, valori che arricchiscono un paese, e aiutano l’intera comunità ad affrontare le sfide dei tempi”.
Nel maggio dello stesso anno Mattarella ricevette al Quirinale una delegazione dell’opera salesiana di Roma “Borgo Ragazzi Don Bosco”, in occasione del settantesimo anniversario della nascita di quel centro, e dedicò loro mezz’ora di ascolto e dialogo attento. “Quello che fate è molto prezioso” fu la frase da lui consegnata al personale direttivo del centro.
Ancora, in tempi più recenti, il 29 aprile 2022 il Presidente della Repubblica Italiana si è recato in visita all’Istituto salesiano “G. Bearzi” di Udine, per ricordare Lorenzo Parelli, l’allievo diciottenne che alcune settimane prima aveva perso la vita in un incidente mentre era impegnato in una fabbrica per apprendere un mestiere. Oltre a manifestare attenzione verso i familiari del giovane e sincero interesse verso la formazione offerta presso l’opera, Matterella espresse anche: “In questo tempo difficile è di conforto trovarsi sotto l’immagine rassicurante di Don Bosco… Esperienze come questa in cui ci troviamo, il Bearzi, sono uno strumento di forte contrasto alla dispersione scolastica e, sovente, sollecitano il raggiungimento di un titolo di studio secondario superiore”.
E, per concludere, il 21 settembre 2023, Mattarella, insieme al Presidente della Repubblica Federale Tedesca, Frank-Walter Steinmeier, ha compiuto una visita privata congiunta, a Piazza Armerina, per esplorare il lavoro svolto dalla comunità di accoglienza migranti di “Don Bosco 2000” e per conoscere le attività di cooperazione circolare con le missioni in Africa.
