Ha anche rivolto un breve saluto al pubblico raccolto nell’Auditorium, dove si è tenuta una festosa accademia. Parlando del logo della Congregazione, ha ricordato che “la nostra presenza in mezzo ai giovani è insostituibile. La vicinanza ai giovani è la formula ideata da Don Bosco perché ogni casa sia una famiglia”. Al termine della giornata ha avuto un incontro con i giovani che hanno partecipato all’evento.
Domenica 22 ottobre ha tenuto un’omelia nella parrocchia della casa salesiana di Ełk, dove erano presenti molte famiglie e giovani dell’oratorio. Nelle sue parole, alla luce della Parola di Dio del giorno, ha richiamato il fatto che “ogni ragazzo e ragazza sono talenti d’oro offerti a noi, salesiani; sono nel mondo le vere monete d’oro che portano incisa l’immagine e l’iscrizione di Dio. A Cesare le cose, a Dio la persona dei nostri giovani, con tutto il loro cuore, la loro bellezza, la loro luce, e la memoria viva di Dio”.
In seguito, si è tenuto un incontro con i giovani e gli animatori dell’oratorio, e lo loro famiglie. Don García Morcuende ha ricordato che “lo sguardo attento e la fiducia offerta ai giovani aprono molte opportunità nell’oratorio”. Quindi, ha anche rivolto l’invito a curare alcuni aspetti: “la vicinanza al mondo giovanile con flessibilità e creatività; l’accoglienza ampia e l’attenzione personalizzata e la partecipazione e la responsabilità dei giovani stessi, pienamente coinvolti”. Al termine della giornata, ha consegnato le medaglie ai giocatori del campionato polisportivo.
Il giorno successivo si è recato presso la casa di Łódź, visitando le scuole, i Centri di Formazione Professionale (CFP) e il Politecnico e ha offerto il pensiero del “buongiorno” ai giovani.
Don García Morcuende ha concluso la sua breve visita di animazione pastorale a Varsavia ricordandone alcuni aspetti molto positivi: il gran numero di salesiani impegnati e la grande affluenza di giovani nelle case; la graduale cura della formazione permanente degli animatori degli oratori/centri giovanili; i nuovi piani di apertura di nuove scuole e CFP per rispondere alle esigenze formative dei giovani; il progetto “Wolontariat drogą do praworządności” e le tante parrocchie, chiese e santuari ben gestiti per quanto riguarda la cura pastorale della popolazione polacca.
Senza dubbio, tra le sfide ci sono: il rinnovamento dei processi di pastorale giovanile salesiana con una chiara dimensione vocazionale; la formazione continua dei dirigenti e del personale direttivo; il discernimento per affrontare le nuove sfide della società polacca; la cura continua dei rapporti interpersonali di contatto diretto con i giovani, di scambio di valori e di esperienze condivise; ed infine, in linea con il carisma, con la loro testimonianza e le loro opere apostoliche, i salesiani devono sempre assicurare attenzione ai giovani più bisognosi, soprattutto nei nuovi progetti educativo-pastorali.