Lei ha una ricca esperienza nell’animazione missionaria. Può raccontarci una delle esperienze più preziose?
Una delle più belle esperienze è stata la possibilità di incontrare alcuni dei grandi missionari della nostra regione: il cardinale Zen e don Mario Acquistapace a Hong Kong, don Gaetano Nicosia a Macao, mons. Luciano Capelli nelle Isole Salomone, don Valeriano Barbero a Papua Nuova Guinea, don Pietro Zago quando ancora era tra Papua e le Filippine, don Rinaldo Facchinelli in Corea del Sud, don José Carbonell in Indonesia, don Pierluigi Varengo e il sig. Silvio Quaranta in Australia… Solo per citarne alcuni. Ho anche incontrato un buon numero di giovani missionari, specialmente dalle Filippine, dal Vietnam e dall’India, che stanno facendo un grande lavoro per diffondere il Vangelo nella nostra regione.
Siete stato testimone del costante progresso dell’Animazione Missionaria nella regione e nella Congregazione…
Sì, posso dire che ci sono stati costanti progressi nell’Animazione Missionaria nella regione, specialmente nell’ambito della comunicazione e della formazione. Presso la casa di formazione di Parañaque, nelle Filippine, molti giovani confratelli della regione hanno ricevuto e stanno ricevendo una buona formazione salesiana, imparano l’inglese e si fanno molti nuovi amici. Ne sono davvero felice. Possiamo vedere i frutti in diverse circoscrizioni, specialmente in Vietnam, Indonesia, Timor Est, Papua Nuova Guinea e Isole Salomone, ma anche in Mongolia e Samoa (...) E grazie ad AustraLasia-BoscoLink la comunicazione interna alla regione ha raggiunto un livello notevole.
Dal 2014 i Delegati di Animazione Missionaria della regione hanno un incontro annuale stabile. Ne ravvisa dei frutti?
I frutti migliori sono la condivisione delle nostre esperienze di Animazione Missionaria e l’amicizia che nasce e cresce tra chi vi partecipa. Questi frutti ci incoraggiano ad essere buoni animatori della missione nelle nostre circoscrizioni e ci forniscono a vicenda suggerimenti e idee per il nostro lavoro. Un altro frutto è la presenza nelle nostre Ispettorie e Visitatorie di confratelli missionari e giovani volontari provenienti da tutta la regione. La loro presenza arricchisce le circoscrizioni salesiane e le mantiene unite spiritualmente.
Qual è la cosa più importante per la formazione dei nuovi Delegati ispettoriali per l’Animazione Missionaria?
Forse la cosa più importante è promuovere l’interesse e la preoccupazione per gli altri e per i problemi degli altri. Vedo spesso che molti confratelli sono veramente impegnati nella loro missione, ma non possono pensare ad altro che al proprio compito. E poi è importante anche capire e sapersi esprimere bene in inglese.
Lei ha partecipato a molti incontri regionali. Qualche consiglio per i partecipanti e i moderatori?
Ho visto molti e abili moderatori, ma non sono riuscito a diventarlo. Devo scusarmi per questo e non credo di poter dare nessun buon consiglio. Mi sento davvero grato a loro per la loro abilità, il sacrificio e l’impegno.
Ha qualche sogno, desiderio, preghiera… ?
Mi auguro di vedere presto qualcuno che prenda il mio posto in questo compito di animazione missionaria. E mi auguro anche nei nostri incontri ci sia sempre il tempo per una battuta o uno scherzo per rallegrare l’assemblea, com’è accaduto anche di negli incontri per i traduttori (Dalat 2014) e per l’animazione missionaria (Sihanoukville 2018). Un sorriso e una buona risata sono mezzi meravigliosi per rendere la Buona Novella “attraente”, come ci dice Papa Francesco parlando di evangelizzazione.
Fonte: AustraLasia