Tutto è iniziato da un sogno
La missione salesiana arrivò nelle Filippine nel 1951, portando con sé il sogno radicale e audace di San Giovanni Bosco: formare “buoni cristiani e onesti cittadini”. Quello che iniziò come un modesto seme apostolico gettato su una buona terra, è cresciuto in una vasta e articolata rete di scuole, parrocchie, centri giovanili, case di formazione e iniziative sociali che ora si estendono in tutta la parte settentrionale dell’arcipelago filippino.
Oggi l’Ispettoria FIN è una realtà dinamica e vivace, composta da 25 comunità canonicamente erette e da 145 salesiani professi. Questi uomini - sacerdoti, fratelli, chierici e novizi - vivono la loro consacrazione nel servizio quotidiano ai giovani, alla Chiesa e alla società.
Un profilo continuamente impegnato
Stando ai dati più recenti (del 2024), l’età media dei salesiani di FIN è di 56,79 anni. L’Ispettoria comprende:
- 118 sacerdoti,
- 16 coadiutori
- e 11 religiosi in formazione iniziale.
Non si tratta di semplici dati statistici, ma di vite riversate nelle aule, nei confessionali, nei laboratori e nei campi giovanili. Ogni Figlio di Don Bosco è una testimonianza dell’eredità duratura del Santo dei Giovani, in termini di accompagnamento, educazione e zelo pastorale.
L’educazione con il cuore
Il sistema educativo salesiano, radicato su tre pilastri – ragione, religione e amorevolezza – è al centro della missione di FIN. I Centri Educativi “Don Bosco” (DBEC) comprendono i Dipartimenti di Educazione di Base (BED), i Centri di Educazione e Formazione Tecnico-Vocazionale (TVET) e due Istituti di Educazione Superiore (IUS).
Sebbene l’andamento delle iscrizioni scolastiche sia fluttuante, soprattutto in seguito alla pandemia, le scuole di FIN sono ritenute a livello generale dei baluardi di una solida preparazione generale accompagnata dalla formazione ai valori. Oltre all’eccellenza accademica, la Provincia tiene come prioritarie lo sviluppo della leadership giovanile, la formazione culturale e l’identità cristiana, attraverso iniziative come le “Boscolimpiadi”, l’assemblea degli animatori studenteschi e il Congresso Giovanile degli Allievi Salesiani.
I Centri di Formazione Professuionale, spesso ritenuti “la porta d’accesso dei poveri all’educazione”, servono attualmente oltre 2.500 apprendisti. Con programmi che spaziano dalla meccatronica alla lavorazione meccanica, dalle arti culinarie alla preparazione per i call center, queste istituzioni offrono non solo formazione, ma anche dignità. Molti di questi tirocinanti provengono da province lontane e per loro un certificato marcato “Don Bosco” non è soltanto una solida credenziale per un datore di lavoro, ma un segno di nuovo inizio.
Le parrocchie come luoghi di creatività pastorale
Le otto parrocchie e i santuari salesiani di FIN non sono dei semplici spazi ecclesiali: sono case di pastorale giovanile, evangelizzazione e missione. Programmi come l’Accademia Salesiana dei Giovani Leader e i moduli di formazione “BAKAS” coinvolgono i giovani dall’infanzia all’età adulta, formandoli per essere persone intraprendenti, missionarie e protagoniste del proprio cammino di fede.
Attraverso ritiri ben preparati, catechesi continua e programmi pastorali per le famiglie, queste parrocchie incarnano il senso autentico della sinodalità, dimostrando nell’attività quotidiana che una forte collaborazione tra i salesiani e i laici genera comunità vive e reattive, attente alla preghiera e in ascolto dei giovani.
Le frontiere degli emarginati
Il cuore della vita e della missione dell’Ispettoria FIN è per i poveri e gli abbandonati: a renderlo evidente è il suo lavoro con i bambini di strada, i giovani migranti e le popolazioni vulnerabili. Il “Don Bosco Pugad” di Makati offre alloggio e formazione olistica a 60 giovani migranti provenienti da 22 province del Paese; mentre la Fondazione “Tuloy” di Alabang si occupa di oltre 170 bambini di strada, unendo educazione accademica con programmi terapeutici e tecnici.
Le case-famiglia di Legazpi, Tondo e San Jose offrono rifugio, accompagnamento e formazione spirituale. L’Ispettoria, inoltre, ha anche lanciato manuali e direttive per garantire standard e cure coerenti per l’apostolato con migranti.
Fraternità e consacrazione
Oltre alle opere apostoliche, i salesiani di FIN si impegnano a vivere in fraternità, a pregare in comunità e a verificare regolarmente i propri voti. Le visite annuali e i ritiri ispettoriali incoraggiano i salesiani a vivere con autenticità la loro consacrazione. E, nonostante si possa fare sempre di meglio, il profilo generale è quello di una fedeltà e di una perseveranza piena di speranza.
Formazione per il futuro
FIN ospita tre grandi case di formazione: il “Seminaryo ng Don Bosco” e la comunità specifica di formazione per i salesiani coadiutori dell’Asia Est-Oceania, la “Sandor Community”, entrambe a Parañaque; e poi il Postnoviziato “Sacro Cuore” a Canlubang. Insieme alla “Scuola di Teologia Don Bosco” (DBST) e al “Don Bosco College” (DBC), queste case formano salesiani provenienti dalle Filippine e da tutta l’Asia.
Con nuovi obiettivi strategici incentrati sulla formazione interculturale, la fedeltà vocazionale, la profondità spirituale e la salesianità, l’Ispettoria continua a preparare salesiani in grado di rispondere con coraggio alle sfide del futuro.
Una missione che dura
Mentre la Congregazione Salesiana si appresta ora a mettere in pratica le consegne del Capitolo Generale 29°, l’Ispettoria risponde al suo tema - “Appassionati di Gesù Cristo, dedicati ai giovani” - con un rinnovato senso della missione. E in ogni diploma rilasciato, in ogni pensiero della “buonanotte salesiana”, in ogni Eucaristia celebrata e in ogni vita salvata dall’esclusione sociale, i Salesiani di Don Bosco di FIN proclamano ogni volta al mondo: “I giovani valgono. Il sogno è vivo. E il fuoco arde ancora”.
Su ANSChannel è disponibile un video che illustra la realtà salesiana dell’Ispettoria FIN.
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