Che cos’è una Visita Straordinaria?
È il modo in cui il Rettor Maggiore si fa presente, attraverso di me (o degli altri consiglieri, NdR), nelle diverse case salesiane... È il modo in cui conosce la realtà, per poter accompagnare i confratelli di tutte le comunità del mondo.
Cosa significa questa visita per i Salesiani della Spagna?
Per i Salesiani di entrambe le Ispettorie è di particolare importanza, perché è la prima dopo le unificazioni di cinque anni fa. Non possiamo più parlare di vecchie Ispettorie unite, perché quelle attuali hanno un volto e un’identità diversa dalle sei Ispettorie precedenti, non è solo una somma, è qualcosa di più… L’Ispettoria SSM è quella che ha il maggior numero di salesiani nella Congregazione.
Come è possibile innovare la presenze salesiana?
In questo contesto dobbiamo progettare come possiamo innovare la nostra presenza educativa per accompagnare le persone. Tutto questo ha bisogno di cuore, di uno sguardo di fede, d’intelligenza, di coraggio e saggezza e queste cose vengono fatte passo dopo passo e molte saranno fatte nei prossimi anni, perché, come dice Papa Francesco, non stiamo attraversando un tempo di cambiamento, stiamo vivendo un cambiamento di tempo…
Chi sono gli attori di questo cambiamento?
Tutti coloro che fanno parte delle Comunità Educativo-Pastorali (CEP), della Famiglia Salesiana insieme ai miei confratelli salesiani… È molto importante come il carisma salesiano ha messo radici in questo Paese, e questo grazie al coinvolgimento dei laici.
Come dobbiamo prepararci a questo cambiamento?
La riflessione è importante nel prepararsi a tempi differenti. Serve il lavoro congiunto di tutte le Comunità Educative attraverso la formazione, la collaborazione e il coinvolgimento, e sempre guardando dal punto di vista di Dio, per scoprire ciò che il Signore ci sta dicendo in questo contesto. Se non lavoriamo in questo modo, facciamo solo amministrazione. È una tentazione che esiste in tutte le strutture sociali complesse e la Congregazione è una struttura complessa. Dobbiamo evitare la tentazione di accontentarci, e utilizzare invece la sinergia pastorale che si crea tra tutte le persone che fanno parte delle nostre opere. Ognuno è importante, dobbiamo conoscere, accompagnare e camminare insieme.