Tutti i leader del G7 hanno condannato l’attacco al centro commerciale di Kremenchuk. A cosa mira secondo lei l’esercito aggressore?
Non hanno altri desideri che prendere la nostra terra e annientare l’etnia ucraina. Tutto il mondo oggi parla di Kremenchuk, ma di Kremenchuk ne abbiamo tante, tutti i giorni. Abbiamo tante tragedie in cui muoiono non solo militari, ma anche tanti civili. Quelle erano persone che erano solamente andate a fare la spesa. Adesso in tutti noi c’è solo un grande dolore.
Quando sarà possibile la visita di Papa Francesco in Ucraina?
Sarebbe un’iniziativa meravigliosa se venisse da noi. Tutto il mondo civile adesso sa che l’Ucraina esiste e cerca diversi modi per fermare la guerra. Ma la visita del Papa è ovviamente molto complicata adesso, anche se noi lo ringraziamo per ogni singola parola e preghiera che pronuncia.
Il Papa si informa direttamente da lei sulla situazione della guerra?
No, non direttamente con me, anche se ci sentiamo spesso con il cardinale Konrad Krajewski, l’Elemosiniere Pontificio, che è già venuto varie volte da noi per portarci sostegno, soccorsi, e la vicinanza del Papa.
Ha mai temuto di essere un bersaglio delle forze russe?
Beh, vediamo che accadono crimini di guerra in tutta l’Ucraina… Ma a me fa più male vedere quello che devono passare le famiglie sulla loro pelle, quando parlo con i genitori che non riescono più a vedere i loro figli, o i bambini che non possono più vedere i loro genitori…
Mi fa male vedere che quest’aggressore fa tante cose brutte e terribili, ma non si ferma, e va avanti in modo cinico, facendo così tante vittime, senza sapere fin dove voglia arrivare.
E tutto questo dolore che c’è intorno, tutta questa morte, questo fa male!
Vuole lanciare un messaggio di pace a chi ci segue?
Voglio ringraziare, soprattutto, per tutto l’interesse nei nostri confronti, l’aiuto che stiamo ricevendo da tutto il mondo, per tutte le preghiere e anche per l’accoglienza ai rifugiati.
Fonte: RaiNews24