L’ex Vicepresidente della Formazione e delle Ricerche di Mercato del Times of India, in passato anche consulente del Centro salesiano per l’Apprendimento di Kurla, a Mumbai, Conrad Saldanha, ha tenuto il discorso principale, parlando di Don Bosco e del suo modello educativo. Pertanto, a partire da questo, ha sottolineato l’importanza di insegnare competenze incentrate sull’essere umano, come la cittadinanza digitale, l’intelligenza emotiva e l’apprendimento basato sui valori.
Successivamente don Peter Gonsalves, SDB, Esperto di Comunicazione e Professore di Educazione ai Media e Comunicazione di Pace presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, ha illustrato il Metodo Educativo di Don Bosco, sottolineando l’obiettivo di guidare gli studenti verso una vita felice e soddisfacente. Quindi ha evidenziato il Sistema Preventivo di Don Bosco, incentrandolo su Relazione, Ragione e Religione, per guidare gli educatori a promuovere relazioni forti e crescita spirituale.
La direttrice di “QuGates Technologies”, Ritu Advani, ha parlato, invece, della riqualificazione nell’era dell’Intelligenza Artificiale. Ha evidenziato il problema pressante del crescente divario tra educazione e mercato del lavoro, in cui i metodi tradizionali lasciano gli studenti impreparati ad affrontare le sfide del lavoro moderno, come saper far fronte allo stress o adattarsi alle realtà dell’ambiente circostante, sottolineando la necessità di un’azione immediata.
La dott.ssa Mabel Pimenta, Ricercatrice in Scienze dell’Educazione, ha poi guidato una sessione sull’insegnamento e l’apprendimento e sull’educazione inclusiva; nella circostanza ha introdotto tecniche di insegnamento interattivo come “Think-Pair-Share”, “Jigsaw”, “Team-Pair-Solo”, “Circle the Sage” e “Gallery Walk”.
Il gesuita Tony D’Souza, psicologo e direttore dei Servizi di Consulenza “Premanjali”, da parte sua, ha condotto una sessione sulla salute mentale e il benessere. Ha evidenziato il legame essenziale tra salute emotiva, cognitiva e sociale per lo sviluppo olistico di un minore, facendo risaltare la paura e l’amore come fattori chiave per il comportamento di un individuo.
Successivamente, la coordinatrice della scuola media “Don Bosco Naigaon”, sig.ra Supriya Rodrigues, ha moderato un’interessante sessione durante la quale gli educatori sono stati divisi in quattro gruppi per condividere e discutere pratiche innovative, imparare dai punti di forza e dalle sfide reciproche e sviluppare in modo collaborativo strategie per far evolvere l’educazione formale nelle scuole.
Infine, Christaline Pinto, operatrice di una Organizzazione Non Governativa, ha illustrato i vantaggi e le sfide dell’educazione casalinga (homeschooling), mentre don Joaquim Fernandes, SDB, ha raccontato la storia di Amin Sheikh, un ex bambino di strada che, grazie a un’istruzione informale e alla fiducia nella Divina Provvidenza, ha fondato il Bombay to Barcelona Library Café per i giovani immigrati e in seguito ha aperto una scuola per migliorare le loro capacità.
Veera Rodrigues