Rimboschimento in varie zone del Paese, installazione di un impianto solare fotovoltaico, orti scolastici, costruzione di bacini idrici per il riutilizzo dell’acqua e installazione di contenitori differenziati per la gestione dei rifiuti nelle scuole, sono i risultati del progetto pilota attuato dai salesiani tra il 2021 e il 2022. Un progetto che ha coinvolto 4.774 studenti nelle realtà del Dipartimento Centrale e nelle città di Asunción e Coronel Oviedo, e a cui ora si cerca di dare continuità, come è stato spiegato nei minimi dettagli durante la presentazione del progetto, tenutasi giovedì 12 ottobre 2023.
L’obiettivo complessivo del progetto è quello di arrivare a raggiungere 11.000 studenti, di età compresa tra i 5 e i 18 anni, di 18 istituzioni educative pubbliche e private del Paraguay, le cui scuole sono state selezionate secondo i criteri del progetto. Di queste scuole, 16 istituti salesiani sono già stati selezionati, mentre vanno ora individuati i due istituti pubblici.
“Dopo le esperienze di successo e le lezioni apprese nell’implementazione del progetto pilota di educazione ambientale all’interno delle istituzioni educative salesiane, abbiamo deciso di continuare su questa strada di conversione ecologica, formando buoni cristiani e onesti cittadini impegnati a prendersi cura della nostra Casa Comune”, ha affermato l’Ingegnera ambientale María José Llamosas, coordinatrice del progetto.
“La nostra intenzione è quella di riuscire ad avere un impatto reale e profondo sulle comunità locali in cui opera ciascuna di queste istituzioni educative”, ha aggiunto.
All’evento di presentazione del progetto hanno partecipato i rappresentanti delle cinque scuole che hanno beneficiato della prima fase del programma – e che continueranno a farlo anche in questa seconda fase – oltre alle autorità delle istituzioni partner dell’iniziativa. In rappresentanza del Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile (MADES, in spagnolo) erano presenti Hugo Piccinini, Direttore delle Relazioni interistituzionali, Mirian Romero, Direttrice dell’Educazione ambientale, e Sandra Aranda, Responsabile del Dipartimento di Educazione Ambientale del (MADES), i quali hanno sottolineato l’importanza del coinvolgimento degli studenti in questo progetto. “Gli allievi sono impegnati in prima persona con la realtà locale. Non possiamo prenderci cura dell’ambiente se non sappiamo dove ci stiamo muovendo”.
Erano presenti anche Nancy Benitez, Direttrice Generale dello Sviluppo Educativo, e Ana Gloria Lenguaza, Supervisora dell’area educativa 007 del Ministero dell’Educazione e della Scienza (MEC); Carmen Recalde e Francisco Rolón, della Fondazione “Moises Bertoni”.
“All’interno dell’istituto abbiamo un’unità di produzione bovina che produce rifiuti organici in grandi quantità. Ci occupiamo di trattare questa materia organica per ridurre l’impatto negativo che può avere sull’ambiente, e poi la utilizziamo nella produzione estensiva, nella produzione di vivai forestali e nella produzione di articoli”, ha spiegato David Núñez, studente del terzo anno dell’Istituto Salesiano “Carlos Pfannl” di Coronel Oviedo di Agricoltura.
L’iniziativa è realizzata dall’Ispettoria Salesiana del Paraguay e dalla Fondazione “Antonia Ruut” della Germania, con il sostegno di “Engagement Global” (Servizio per le iniziative di sviluppo) e il finanziamento del Ministero Federale Tedesco per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (BMZ).