Notizie^/sezioni/notizie
(ANS – Città del Vaticano) – Domenica 16 ottobre Papa Francesco ha annoverato nel catalogo dei santi 7 nuovi testimoni, tra i quali Lodovico Pavoni (1784-1849). Di origine bresciana, Pavoni aveva intuito che l’educazione dei giovani era l’urgenza maggiore del suo tempo. La figura del Pavoni è quella di un santo che ha sicuramente inciso con le opere a favore della gioventù e delle persone più bisognose di sostegno (sordomuti, disabili, orfani, e poveri) pur non rinunciando a momenti rigenerativi della vita contemplativa. La sua vicenda umana e sacerdotale ben si inserisce nell’anno giubilare, perché il fondatore dei Figli di Maria Immacolata è stato un autentico testimone della misericordia e della tenerezza di Dio verso le giovani generazioni.
(ANS – Santa Cruz) – Dopo l’annuncio che il 16 ottobre avrebbe celebrato l’ultima messa nella cappella di Equipetrol, migliaia di fedeli hanno cominciato a scrivere messaggi di ringraziamento a don Yohane Bosco Kurahashi, sacerdote salesiano di origine giapponese che giunse in Bolivia il 22 febbraio 1980 e che da allora, con il suo carisma, ha cominciato a farsi degli amici a cui ora mancheranno le sue messe animate con gli strumenti musicali che sa suonare, quali l’armonica, il sassofono, la tromba e la fisarmonica.
(ANS – Lahore) – Don Pietro Zago ha salutato definitivamente il Pakistan, il paese in cui era arrivato nel 1998 per seminare la spiritualità di San Giovanni Bosco, ed è tornato da pochi giorni nel paese d’origine, l’Italia – da dove era partito all’età di 20 anni per contribuire alla missione di Don Bosco in tutto il mondo. Don “Peter”, com’era chiamato solitamente, nei suoi 82 anni d’età ha accumulato una lunga esperienza missionaria, lavorando a beneficio dei giovani pure nelle Filippine e in Papua Nuova Guinea.
(ANS – Les Cayes) – Come ha scritto J. Brandolini “uragani e terremoti pare che alle volte perseguitino crudelmente i luoghi più poveri e svantaggiati. È quello che sembra successo con Matthew, il tifone più potente che ha colpito l’Atlantico negli ultimi dieci anni, e in particolare il paese più povero del continente americano: Haiti”. Sono passati pochi giorni da quei tragici fatti e il numero dei morti sembra essere divenuto un problema per lo Stato di Haiti, anche se si parla di centinaia di morti. I Salesiani non sono preoccupati per le loro opere, ma per i più poveri, quelli che hanno perso tutto. Per questo, giovani in formazione e tutti i Salesiani, compreso l’Ispettore, sono usciti ad aiutare coloro che hanno bisogno di acqua potabile e aiuti.