“I giovani – ha detto il presule nell’omelia – sono le riserve morali e umane delle nostre società e della Chiesa, sono in grado di trasformare tutto, positivamente, rischiando, così come fece l’adolescente Maria di Nazareth, se siamo in grado di insegnare loro ad amare come Gesù ha fatto con noi”.
L’arcivescovo ha quindi presentato il logo ufficiale, che racchiude una rappresentazione iconica dell’istmo e del canale di Panama, la Croce della Giornata Mondiale della Gioventù, la sagoma della Vergine Maria con una corona formata da cinque punti che rappresentano i cinque continenti – elementi che tutti insieme formano un cuore.
Ad ideare il logo è stata Ámbar Calvo, una giovane di vent’anni, che ha partecipato già a diverse edizioni della GMG. Il suo logo è stato scelto tra 103 proposte, nell’ambito di un concorso iniziato a febbraio.
Per la GMG 2019 sono stati indicati anche alcuni santi Patroni dell’evento: tra di essi vi sono san Giovanni Bosco e la beata María Romero Meneses, Figlia di Maria Ausiliatrice (FMA).
Si può osservare a tal proposito “il santo più amato, più benvoluto e con la maggiore devozione a Panama è Don Bosco” e che il giorno della sua festa, il 31 gennaio, è festa nazionale. Proprio per questo da alcuni giorni la Basilica di Don Bosco conserva al suo interno, in una cappella speciale e ben visibile, un’urna contente una reliquia del Santo dei Giovani.
Tra gli santi Patroni di quest’incontro mondiale vi sono anche: san Giovanni Paolo II, san Juan Diego Cuauhtlatoatzin, san Martín de Porres, santa Rosa da Lima, il beato martire arcivescovo Oscar Arnulfo Romero e san José Sánchez del Río.