“Quando la Santa Sede mi nominò vescovo dell’Alto Paraguay sono dovuto andare, perché siamo figli dell’obbedienza. Arrivai a Fuerte Olimpo verso la fine di giugno 1988, accompagnato da 7 vescovi, mentre il fiume Paraguay era in piena crescita”, affermava mons. Ortiz quando raccontava i suoi inizi da vescovo.
Era nato il 6 settembre 1934 ad Arroyos ed Esteros, località dove trascorse gran parte della sua infanzia.
Il 31 gennaio 1955 emise la prima professione religiosa. Studiò Filosofia e Teologia negli istituti salesiani di Cordoba (Argentina) e si specializzò poi in Scienze dell’Educazione presso l’Università Cattolica di Asunción e presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, dove conseguì la Licenza in Catechetica Pastorale. Venne ordinato sacerdote a Cordoba il 14 agosto 1965.
Nel 1985 assunse l’incarico di Ispettore Salesiano del Paraguay, essendo il primo salesiano paraguaiano a svolgere tale servizio. Nel 1986 presenziò, insieme a mons. Alejo Ovelar, che poi diventerà vescovo del Vicariato Apostolico del Chaco, alla benedizione della terra dove sarebbe sorto il futuro convitto Ñu Apu'apu'a. “Il vescovo Obelar – ricordava ancora mons. Ortiz - mi portò e mi mostrò il terreno dove sarebbe stata costruita la futura scuola. Ricordo che non avevamo altro tipo di acqua se non quella del fosso, per la benedizione del luogo. Così attinsi quella stessa acqua con le mie mani affinché mons. Ovelar potesse aspergere il terreno. Così fu una benedizione Sui Generis”.
Il 12 marzo 1988 Papa Giovanni Paolo II lo nominava vescovo. Venne consacrato nella Cattedrale di Asunción il 26 giugno successivo e prese possesso del Vicariato Apostolico del Chaco il 1° luglio dello stesso anno, succedendo proprio a mons. Alejo Ovelar.
Il 13 luglio 2003, dopo 15 anni di lavoro pastorale in Alto Paraguay, Papa Giovanni Paolo II lo nominò Vescovo di Concepción e Amambay.
Ieri, nella Solennità dell’Epifania 2020, ha consegnato la sua vita nelle mani del Padre.