“Durante l’anno scolastico 2018-2019 - denuncia Ugalde - il governo ha battuto tutti i record negativi e ha lasciato la scuola senza insegnanti, senza studenti e senza risorse”. La professione di docente è talmente degradata, che gli studenti lasciano sempre più spesso le facoltà a indirizzo pedagogico.
L'esodo degli educatori e la fame nelle famiglie generano lo svuotamento degli istituti scolastici. La Chiesa, di fronte a una simile emergenza, cerca soluzioni. Già da tempo i Salesiani e altre congregazioni si preoccupano di contrastare “con cibo e libri” questa perdurante contingenza.
Luis Ugalde continua l’analisi: “Sappiamo che individualmente né gli insegnanti, né i genitori, né i funzionari del ministero hanno la forza o le risorse per superare il disastro”, scrive. Dove trovare allora le risorse per riscattare la scuola venezuelana e dare alle nuove generazioni una prospettiva di speranza?
L’autore dell’appello riconosce la necessità di creare “nuove sinergie, che si supportino a vicenda per promuovere congiuntamente, organizzare, assumersi la responsabilità degli aiuti umanitari nazionali e internazionali, che finora sono stati avviati in modo molto timido con la Croce Rossa o con la Caritas”.
Anche la Famiglia Salesiana, in tutte le sue componenti, si è fatta parte attiva per costruire questo flusso di risorse. I venezuelani sono sostenuti dall’intera Congregazione Salesiana e dal Rettore Maggiore. “Non siete soli, dalle varie parti del mondo salesiano ci preoccupiamo per voi, siamo attenti a ciò che state vivendo e ben consapevoli di tutto ciò che vi accade” scrisse già nell’aprile 2017 il Successore di Don Bosco. Don Ángel Fernández Artime ha più volte rassicurato i confratelli venezuelani di essere al loro fianco: “Intuiamo il dolore che vivete e la stanchezza a cui siete giunti. Per molto tempo abbiamo pregato per questo bellissimo Paese e la sua buona gente”.
I Salesiani sono una Congregazione eminentemente educativa, e proprio per questo motivo non hanno abbandonato scuole e centri di formazione. Un contributo concreto dei figli di Don Bosco è infatti la presenza in 18 opere scolastiche a livello nazionale, compresa l'istruzione primaria, generale e tecnica. Il servizio educativo è rivolto ai bambini e ai giovani, soprattutto ai più poveri e svantaggiati.
Fonte: Missioni Don Bosco