Si è trattato di un primo contatto, realizzato in video-conferenza. Esortati dal Consigliere Generale delle Missioni, don Guillermo Basañes, sette musei salesiani tra i più grandi al mondo – per dimensioni, mostre, cataloghi… – hanno condiviso esperienze e progettato insieme le linee-guida per i futuri lavori comuni.

Questo ambizioso progetto è guidato dal salesiano don Gianni Rolandi, che tra le altre funzioni è il referente per i musei salesiani all’interno del Dicastero per le Missioni Salesiane. Dal suo intervento riportiamo queste belle parole:

“In un mondo sempre più piccolo – sempre più villaggio globale – ci rendiamo conto che, come salesiani, abbiamo un patrimonio enorme da:

1.Custodire

2.Condividere

3.Far conoscere: tra noi ed al mondo”.

All’incontro hanno partecipato, oltre a don Rolandi, anche: Nataly Orbe Ortiz e don Juan Botasso, del Museo “Abya Yala” in Ecuador; Miguel Ángel Fernández, responsabile della registrazione e della documentazione dei beni culturali presso l’Ispettoria “San Giacomo Maggiore” di Spagna-Madrid; Rosanna Russo del “Museo Colle Don Bosco” di Torino; Jorge Liotta e l’équipe del “Museo di Scienze Naturali” di Torino; Antonio Scasso, dall’Argentina; Salvatore Cirillo del “Museo Maggiorino Borgatello” in Cile; Dirceu Mauricio Van Lonkhuijzen, del “Museu das Culturas Don Bosco” in Brasile; e Mariano García e Virginia Escribá del “Museo delle Missioni Salesiane” in Spagna, che in queste prime fasi faranno da referenti organizzatori.

Per alcuni minuti i responsabili di ciascun museo hanno avuto modo di presentare la propria istituzione, il proprio progetto, la collezione ospitata e le linee d’azione che sono state intraprese e che si stanno sviluppando.

Nel corso delle cordiali conversazione e durante lo scambio di impressioni, per circa un’ora e mezza, i partecipanti si sono impegnati a tenere incontri periodici con l'obiettivo di collaborare congiuntamente ed iniziare a lavorare in rete, per diffondere e salvaguardare in modo universale il carisma missionario di Don Bosco.

In futuro si spera che altri musei salesiani possano aderire a questa iniziativa.

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