La Lettera apostolica Maximum illud aveva esortato a uscire dai confini delle Nazioni, per testimoniare la volontà salvifica di Dio attraverso la missione universale della Chiesa. “L’approssimarsi del suo centenario sia di stimolo a superare la tentazione ricorrente che si nasconde dietro ad ogni introversione ecclesiale, ad ogni chiusura autoreferenziale nei propri confini sicuri, ad ogni forma di pessimismo pastorale, ad ogni sterile nostalgia del passato, per aprirci invece alla novità gioiosa del Vangelo” ha scritto Papa Francesco nell’annunciare l’indizione del mese missionario straordinario.
Tale proposta da parte del Pontefice serve a risvegliare maggiormente la consapevolezza della missio ad gentes e a riprendere con nuovo slancio la trasformazione missionaria della vita e della pastorale in tutta la comunità dei credenti.
Grazie all’impegno della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e delle Pontificie Opere Missionarie, è stato varato il sito ufficiale del Mese Missionario Straordinario – http://www.october2019.va/it.html – sul quale sono già disponibili, in diverse lingue, moltissimi materiali, sussidi e risorse di ogni tipo per l’animazione e l’approfondimento previo.
Nel frattempo il Settore per le Missioni Salesiane ha già diffuso il motto della Giornata Missionaria Salesiana 2019, lanciato ufficialmente il giorno dell’Epifania: “Senza saperlo ospitarono angeli” (Eb 13,2). Come ogni anno la GMS approfondisce un tema specifico, in una data realtà continentale. Quest’anno la scelta è ricaduta sul “Primo Annuncio tra i rifugiati e sfollati in Africa”.
Insieme con il motto si stanno diffondendo già le prime risorse per l’animazione della GMS. Il poster e il cartoncino con la preghiera sono già in cammino verso le ispettorie di tutto il mondo e nel mese di febbraio saranno disponibili il sussidio per l’animazione e i video nelle 6 lingue più parlate nella Congregazione.
Già il poster dice molto: presenta due ragazze, dove una accoglie l’altra. È un simbolo del valore dell’ospitalità africana, l’Africa che accoglie l’Africa. “La maggiore migrazione dei nostri giorni è quella intra-africana, dove milioni di persone sono forzate a spostamenti” spiegano dal Settore delle Missioni.
Nel sottofondo si vedono le realtà dei campi e degli insediamenti dei rifugiati; le attività pastorali e educative, in particolar modo nella formazione professionale; e i Salesiani che sono presenti con i rifugiati e gli sfollati, per condividerne la vita.
“Il tema focalizza la nostra attenzione sulla sfida di questa frontiera piena di giovani, che attendono l’amicizia dei salesiani, i loro oratori, scuole, la formazione professionale… e la Buona Notizia di Gesù. Ma il tema – concludono dal Settore per le Missioni Salesiane – è anche un’opportunità per vivere e promuovere la virtù evangelica dell’ospitalità, quella capacità d’accoglienza, di aprire le nostre case, le nostre mani, il nostro cuore agli altri, particolarmente e chi si trova maggiormente nel bisogno. Facendolo, ospitiamo angeli, lo stesso Signore”.