Oltre a riorganizzare il contenuto in moduli di apprendimento incentrati su specifiche abilità pratiche, il metodo opera una conversione metodologica che si concentra sullo studente come principale attore del fenomeno dell’apprendimento. Lo studente dovrebbe essere curioso, pieno di iniziativa, perseverante e organizzato. Un simile studente deve trovare nuove informazioni e sapere come utilizzare le nuove tecnologie, per saperle raccogliere e condividerle. L’insegnante in questo senso ricopre il ruolo di un facilitatore che supporta lo studente, che organizza attività, consiglia, accompagna, incoraggia e sostiene.
Durante tutto l’anno scolastico 2017-2018 il dott. Daoudi ha realizzato periodiche visite a Haiti per formare i formatori e il personale amministrativo e direttivo dei centri salesiani e accompagnarli nell’attuazione di questo approccio di apprendimento. Ha anche lavorato diligentemente per fornire valutazioni e consigli sulla situazione attuale dei centri salesiani.
Mentre resta ancora molto da fare nella transizione verso un pieno approccio basato sulle competenze, c’è molta speranza che questo nuovo stile possa apportare grandi benefici alla gioventù haitiana, tanto bisognosa di ripartire e di costruire un futuro, nella piena consapevolezza dei propri mezzi.
A fronte delle calamità naturali che hanno colpito Haiti negli ultimi anni, e davanti ai tanti problemi tanti che ancora affliggono il Paese, gli allievi dei Centri di Formazione Professionale salesiani potranno essere più attivamente impegnati nella loro educazione e meglio equipaggiati per inseguire i loro sogni.
Fonte: Fondazione Rinaldi