L’accoglienza presso l’aeroporto cittadino, è stata, come da tradizione, calda e festosa: Don Á.F. Artime, giunto al mattino di sabato 2 giugno, ha ricevuto l’omaggio di vari giovani del centro giovanile di Podgorica, dell’Ispettore della Slovenia – da cui dipende l’opera montenegrina – don Marko Košnik, e dell’ex Ispettore, in carica fino a pochi giorni fa, don Janez Potočnik.
Una volta raggiunta l’opera salesiana il Rettor Maggiore e il suo Segretario, don Horacio López, sono stati coinvolti in un pomeriggio di animazione e arte da parte dei ragazzi dell’oratorio, esibitisi con varie attività ludiche, danze e canti. Al termine di quest’incontro gioioso, Don Á.F. Artime ha benedetto una nuova statua di Don Bosco collocata all’ingresso della parrocchia salesiana, simbolo della vitalità del carisma salesiano in quest’opera etnicamente, culturalmente e religiosamente diversificata.
In seguito il Rettor Maggiore ha incontrato i laici attivi presso l’opera e la scuola salesiana, e con grande affabilità ha sostenuto che il loro servizio è più di un lavoro, è una missione che include professionalità e cuore.
La prima giornata si è conclusa con una serata festosa con Salesiani, giovani e laici collaboratori, nella quale il X Successore di Don Bosco, dopo aver presentato l’iniziatrice della pratica della “buona notte” salesiana, Mamma Margherita, ha invitato a coltivare il rispetto reciproco e l’integrazione nella diversità.
Nella seconda e ultima giornata di visita, ieri, 3 giugno, il Rettor Maggiore ha dapprima incontrato i suoi confratelli attivi in Montenegro, insieme ad altri giunti appositamente della Slovenia e da Scutari, in Albania; a tutti loro ha parlato dello stato della Congregazione a livello globale e ha ascoltato la situazione della realtà dell’Ispettoria slovena. Poi, pur non negando le difficoltà della vita religiosa in Europa, ha indicato alcune linee guida per i prossimi anni, esortando a tornare a pregare con i giovani, ad approfondire la spiritualità per essere testimoni con la propria vita, e a non aver paura del futuro.
Come culmine e termine della sua visita, Don Á.F. Artime ha incontrato la comunità parrocchiale e ha concelebrato l’Eucaristia presieduta dal vescovo emerito di Bar, il salesiano Zef Gashi. Durante la Messa, arricchita in apertura da una speciale animazione curata dai ragazzi dell’oratorio – che ha rappresentato un giovane mentre veniva guidato da Don Bosco attraverso un ponte, simbolo di unità e comunione – il Rettor Maggiore ha predicato l’omelia, centrata sulla devozione al Sacro Cuore di Gesù.