Questo significativo gesto si è svolto all’interno della celebrazione eucaristica presieduta da don Guillermo Basañes, Consigliere Generale per le Missioni Salesiane, in questi giorni in Visita Straordinaria alle opere salesiane del Cile.
Il Santuario dedicato a Maria Ausiliatrice può contare pertanto ora su un nuovo luogo dove i fedeli possono avere momenti di preghiera e di raccoglimento davanti alla statua del Cristo Spezzato della Pace, quello dei sofferenti e degli emarginati. Dopo quasi due anni dagli atti di violenza, l’immagine del Cristo Crocifisso è stata restaurata, ma mantiene alcune conseguenze dei danni subiti, quali simboli della sofferenza di Gesù.
“Questo Cristo vuole che siamo noi i suoi piedi, con i quali possiamo andare avanti, e le sue braccia, con cui possiamo accogliere”, ha manifestato nell’occasione don García.
Situato sul lato destro del tempio, sarà un luogo che accoglierà tante persone sofferenti, “che vengono con una preghiera per chiedergli che le aiuti, che le sostenga perché un loro figlio è malato o perché non hanno lavoro o perché hanno bisogno di compagnia e vogliono essere ascoltate”.
Sarà anche il “Cristo dell’anziano, che va in chiesa e lo guarda; il Cristo degli immigrati, il Cristo Spezzato della Pace che comprende il dolore”.
Don Basañes ha ricordato che il Santuario di Maria Ausiliatrice è stato il primo a ricevere la visita delle reliquie di Don Bosco nel 2009 e il Cile è stata la prima nazione al mondo in cui iniziò quel lungo viaggio in occasione del Bicentenario della nascita del Santo dei Giovani.
Prima della benedizione finale è stata scoperta la statua restaurata e l’Ispettore dei Salesiani in Cile, don Carlo Lira, ha commentato: “il Signore ci redime attraverso un amore sofferente, che soffre. Che questo Cristo sofferente, sulla croce, mutilato dalla violenza e dall’odio, ci motivi tutti quanti a cercare nell’amore la costruzione della giustizia e della pace”.