La squadra degli allievi salesiani veronesi “Idb Tech-No-Logic” si è classificata prima al concorso nazionale ““First® Lego® League” e pertanto parteciperà alla finale mondiale a Detroit il 25-28 aprile prossimi. L’équipe salesiana ha vinto le finali nazionali svoltesi l’8 e il 9 marzo a Rovereto, alle quali hanno partecipato 32 squadre di studenti di età compresa tra i 9 e i 16 anni, già selezionate su un totale di 150 da tutta Italia.
Tutti i finalisti si sono sfidati in gare di robotica e in un progetto scientifico che avesse come argomento principale l’acqua. In merito a tale progetto i ragazzi della squadra salesiana hanno spiegato: “il 70% dell’acqua potabile mondiale viene utilizzata per irrigare e proviene principalmente dall'acquedotto pubblico o da pozzi. Per ridurre lo spreco abbiamo pensato di sfruttare l’acqua piovana, che normalmente finirebbe nelle fognature, ricreando una serie di strutture che si trovano comunemente nelle città o nei pressi dei giardini con criteri specifici per avere la maggiore capacità di raccolta idrica possibile”.
La squadra veronese, formata da 10 allievi e guidata dal professore di Informatica Luca Zanetti, ha dominato la gara di robotica dando un distacco di ben 30 punti ai secondi. Inoltre, non è nuova a questi risultati: già la scorsa stagione si era qualificata al torneo “First® Lego® League International Open” a Bath, in Inghilterra.
A Saragozza, invece, nell’ambito del Premio Nacional Don Bosco, tra i numerosi progetti presentati nei vari settori della competizione è spiccato quello di Alicia Moraza e Daniel Gil, dal nome “bMiMiC”. I due ragazzi, studenti di Telecomunicazione presso il centro salesiano di Logroño, guidati dal professor Diego Villar Cárcamo, hanno infatti vinto due tra i più prestigiosi dei 14 premi assegnati dal concorso: il Primo Premio Speciale dell’impresa Festo e il Premio speciale del Ministero della Difesa.
“bMiCMiC” è costituito da un tronco e da braccia bioniche, realizzati attraverso la stampa 3D, che consentono di manipolare oggetti a distanza: il prototipo è in grado di catturare il movimento di braccia, mani e dita e di imitare i movimenti dell’utente, rivelandosi così utilissimo per gestire un drone, disinnescare bombe o eseguire interventi chirurgici a distanza.
In virtù del loro lavoro i giovani vincitori del progetto Festo riceveranno anche una settimana di formazione negli stabilimenti dell’impresa.
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