Le attività che danneggiano l’ambiente nella regione di Fianarantsoa sono le più diverse: si va dall’infelice pratica del “feu de brousse” – ossia la maldestra usanza di bruciare le sterpaglie secche prima della stagione delle piogge per pulire il terreno, con la conseguenza che spesso il fuoco si sviluppa incontrollato e brucia tutto; al taglio indiscriminato di specie arboree protette, a motivo del loro legname prezioso; e fino al disboscamento selvaggio per ricavare legna da combustibile. Tutte attività, queste, che stanno contribuendo a distruggere l’ecosistema dell’Isola Rossa.
Ma Fianarantsoa, dove i Salesiani sono presenti da circa un quarto di secolo, ospita anche diverse segherie e piccole officine che lavorano diversi tipi di legname. Così don Miele è partito proprio dal contesto locale per trovare una soluzione concreta al problema.
Con il sostegno di “Missioni Don Bosco” di Torino don Miele vuole dotare la missione di una macchina “bricchettatrice”. Attraverso di essa, spiega, “gli scarti delle falegnamerie con cui siamo in contatto verranno compressi in tronchetti che saranno poi utilizzati come combustibile in sostituzione del carbone. Si tratta di cambiare una mentalità. Il primo passo sarà quello di mettere i tronchetti a disposizione delle famiglie in modo che li conoscano e li utilizzino gratuitamente al posto del carbone. Quando la gente vedrà i vantaggi, si avvierà una sensibilizzazione all’acquisto, che andrà a sovvenzionare i salari dei giovani che utilizzano la bricchettatrice e diventerà una fonte di autofinanziamento per le attività dell’oratorio”.
I beneficiari saranno: i giovani che troveranno un lavoro; le famiglie che avranno un combustibile più economico e più ecologico del carbone; la popolazione tutta, che non sarà più esposta al gas nocivo che sprigiona il carbone; e infine i 250 ragazzi della mensa della scuola salesiana che così potrà beneficiare degli introiti derivanti dalla vendita del combustibile.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito di “Missioni Don Bosco”.