La sessione di formazione ha avuto luogo contemporaneamente a Madrid, per le opere di quell’area, e a Santander, per quelle del Nord dell’Ispettoria. Durante le giornate sono stati approfonditi tre nuclei tematici: “l’accompagnamento nella pastorale giovanile”, “l’accompagnamento salesiano” e “la qualità della relazione accompagnatore-accompagnato”.
Nella valutazione della sessione sono stati annotati l’ampio panorama aperto, i molti dubbi ancora da risolvere, il desiderio di prepararsi bene in questo ministero pastorale e l’opportunità e l’attualità di questo lavoro per l’animazione delle comunità educativo-pastorali salesiane.
Il Rettor Maggiore ha sottolineato che la Strenna 2018, in relazione al prossimo Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la Fede e il Discernimento Vocazionale”, vuole essere un richiamo ad “una questione che tocca in pieno quanto di più essenziale c’è nel nostro carisma e (per cui è necessario) prepararsi nel miglior modo possibile”, per sapere come accompagnare i giovani.
Per la zona di Madrid hanno iniziato questa formazione specifica un totale di 39 persone, desiderose di qualificare la loro azione educativo-pastorale nell’ottica dell’accompagnamento pastorale. Ad essi vanno poi aggiunti i 33 operatori pastorali che hanno realizzato lo stesso percorso a Santander, per dare così una risposta, per il quinto anno, a un bisogno che si sente sempre più urgente nelle case salesiane.
Precisamente, alcuni dei partecipanti hanno manifestato: “siamo molto bravi nell’animazione degli ambienti e nel lavorare con i gruppi, ma ci manca il rapporto uno a uno, che qualifica e completa tutto il lavoro pastorale”.
“Il motto scelto per il 2018 – ha affermato il Rettor Maggiore – che considero molto diretto, contiene due elementi di vitale importanza per il nostro mondo di oggi: l’ascolto e l’accompagnamento personale”.