Se si volessero ricordare i nomi dei missionari partiti per il Venezuela nel secolo scorso verrebbe fuori una lunga lista; ricorderemo solo gli ultimi Salesiani partiti a predicare il Vangelo.
- André Ahondju, proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo e destinato alla Missione Salesiana di La Esmeralda, nello Stato di Amazonas.
- George Harinandrasana, originario del Madagascar, che serve presso la presenza salesiana di Valera, nello Stato di Trujillo.
- Don Juse Do Van Dung, vietnamita, sacerdote da meno di un anno, inviato alla presenza salesiana di Mavaca, nello Stato di Amazonas.
Come il Venezuela ha ricevuto molti salesiani, molti altri sono partiti dal Venezuela a predicare la Parola di Dio in altri paesi.
- È il caso di don Mario Pérez, che serve in Repubblica Democratica del Congo.
- C’è poi don Alejandro León, che dopo la sua formazione ha trascorso alcuni anni con le popolazioni indigene Wayú e Guajiros. Poi a 24 anni è stato mandato in Egitto per studiare l’arabo, quindi ha terminato gli studi in Teologia a Roma e alla fine l’Ispettore del Medio Oriente gli ha dato la possibilità di scegliere la sua meta: la sua decisione è ricaduta sui centri salesiani di Aleppo e Damasco, in Siria, dove per 7 anni ha servito un popolo sofferente per la guerra.
- C’è infine il giovane salesiano Israel Hernández, partito appena poche settimane fa, con la 148ª Spedizione Missionaria Salesiana, inviato in Spagna.
I Salesiani sanno che sono mandati da Dio in tutto il mondo per amare, servire, predicare, insegnare e guarire le persone più deboli e vulnerabili, e superano le barriere geografiche, linguistiche e culturali per far sì che ognuno abbia l’occasione di conoscere Gesù Cristo come Signore.
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