Argentina – La Famiglia Salesiana di Bahía Blanca non abbandona la popolazione dopo le devastanti inondazioni

14 Aprile 2025

(ANS – Bahía Blanca) – È trascorso circa un mese dalla catastrofe meteorologica che ha colpito la città argentina di Bahía Blanca e che ha provocato gravissimi danni a case, edifici e infrastrutture. Tra le migliaia di persone colpite dalla tempesta e dalle inondazioni ci sono anche insegnanti, studenti e famiglie delle presenze salesiane che, anche a fronte di perdite personali, hanno mostrato solidarietà e si sono messi a disposizione di amici, colleghi e vicini.

La città di Bahía Blanca ospita quattro Case Salesiane - Casa Emmaus, Don Bosco, La Piedad e la Casa Salesiana di Alta Formazione composta dall'Università Salesiana e dall'Istituto Superiore Giovanni XXIII - e quattro case delle Figlie di Maria Ausiliatrice - Laura Vicuña, Madre Mazzarello, Marina Coppa Sagrado Corazón e “Colegio María Auxiliadora”.

Adrián Mandará, Direttore Generale delle Case Salesiane di Educazione Superiore, ha raccontato le conseguenze dell’inondazione: “tutto era coperto dalla marea di acqua, fango, vento e desolazione”. Ha poi raccontato i giorni successivi, quando la città ha iniziato a fare i conti con lavori interrotti, strade distrutte, mancanza di acqua ed elettricità e una routine bruscamente sospesa.

Da parte sua, anche il Direttore della Casa Salesiana La Piedad, Diego Fonseca, ha descritto “valanghe di fango” scese dagli altopiani, mentre straripavano il torrente Napostá e il canale del ramo di Maldonado, che attraversa la città. “Improvvisamente la città si è riempita di fango e acqua – ha detto – La maggior parte dei ponti che collegano i vari quartieri della città è crollata. Con il passare delle ore e la pulizia delle case, montagne di fango, mobili, vestiti, elettrodomestici hanno iniziato ad accumularsi nelle strade”.

“Come figli e figlie di Don Bosco, i momenti più difficili e i luoghi di maggior bisogno ci chiamano a servire e ad aprirci alla solidarietà dei nostri fratelli e sorelle”, scrivono i salesiani di Bahía Blanca. E infatti, come spiegato da suor Silvia Boullosa, Ispettrice delle FMA dell’Argentina, si è subito attivata una fitta rete di assistenza per aiutare le famiglie colpite. Suor Silvia ha raccontato, in una lettera inviata a tutte le comunità, il lavoro e l'impegno dei giovani studenti, degli exallievi e del personale, che si sono uniti per attingere acqua dalla scuola e per cucinare, preparando i pasti per le persone più colpite.

Giorni dopo il disastro, don Guillermo Tanos, SDB, Direttore della Casa Salesiana “Emmaus” di Bahía Blanca e Rettore dell'Università Salesiana dell’Argentina, ha condiviso un messaggio sulla realtà della Famiglia Salesiana a Bahía Blanca: “Stiamo accompagnando e condividendo il dolore della nostra gente, colpita da una tragedia che ha lasciato profonde conseguenze”. Inoltre, fin dal giorno stesso dell'alluvione, le diverse comunità presenti sul territorio hanno avviato diverse mense per i poveri in vari quartieri della parrocchia Don Bosco-La Piedad. La risposta della gente, soprattutto dei giovani volontari delle opere salesiane, è stata enorme.

Distribuire gli aiuti e coordinare le donazioni rappresenta una grande sfida, ma nonostante questo i salesiani continuano a mostrare solidarietà e vicinanza alla popolazione.

Donazioni da tutto il Paese, giovani che danno anima e corpo, volontari di tutte le età che regalano il loro tempo e le loro energie per e agli altri: c'è qualcosa in questo servizio che va ben oltre la risposta alle prime necessità. “Non abbiamo cercato solo di coprire i bisogni materiali, ma anche di fornire un gesto concreto di umanità e di contenimento”, spiega ancora Adrián Mandará.

“Siamo orgogliosi e grati per la solidarietà e l'impegno di tanti giovani nelle nostre opere”, condivide don Willy, che poi aggiunge come i giovani siano “stati i primi ad andare incontro ai più bisognosi, portando non solo un pasto caldo, ma anche vicinanza e speranza negli angoli più devastati. Siamo addolorati per la tristezza della nostra gente a Bahía, ma molto fiduciosi nella fede e nella missione salesiana”.

150 anni fa, i primi missionari salesiani arrivarono nel Paese, con la speranza che il Vangelo si diffondesse nelle terre più lontane e raggiungesse ogni bambino, giovane e adulto. La risposta della popolazione a catastrofi come quella di Bahía Blanca dimostra che ci sono riusciti. “L'Argentina ha sostenuto ancora una volta, con una generosità unica, l'urgenza di chi ne aveva più bisogno”, conclude Adrián.

Fonte: Boletín Salesiano de Argentina

InfoANS

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