Ad oggi, la Visitatoria conta 14 comunità salesiane, con opere articolate e un’ampia gamma di attività pastorali rivolte ai giovani più poveri.
Di queste comunità, due sono specificamente dedicate alla formazione: il Noviziato “San Francesco di Sales” a Bouar (Repubblica Centrafricana) e il Teologato “Sant’Agostino” a Yaoundé (Camerun). Vi sono poi anche una Comunità di Formazione Specifica per Salesiani Coadiutori, che forma un’unica comunità con quella della Casa Ispettoriale, e una comunità salesiana con un prenoviziato, a Ebolowa (Camerun).
Le principali offerte pastorali sono le seguenti: Formazione Professionale per i giovani, scuole primarie e secondarie, formazione tecnica, convitti e ostelli, dispensari sanitari, radio, parrocchie, centri giovanili e, più recentemente, una casa per bambini in difficoltà.
In effetti, il contesto socioculturale in cui si trovano ad operare i salesiani di ATE è molto vario, con grandi sfide e grandi opportunità. La popolazione è prevalentemente giovane, con circa il 70% di età inferiore ai 30 anni. I Figli di Don Bosco sono generosi e disponibili per la missione, la qualità del servizio apostolico è molto apprezzata e i salesiani godono di grande stima da parte delle Chiese locali e delle istituzioni civili.
Quanto alle sfide salesiane, le principali sono le seguenti: il senso comunitario della missione, l'approfondimento del Quadro di Riferimento Pastorale salesiano, la sostenibilità economica, l’opzione preferenziale per i poveri e l'accompagnamento dei giovani, la consistenza qualitativa e quantitativa dei confratelli nelle comunità, la giovane età dei religiosi e la sfida della loro formazione.
I Paesi della Visitatoria, anche se in misura diversa, stanno affrontando le sfide della pace, della stabilità socio-politica, dell’educazione e della formazione professionale dei giovani, dell'integrazione nel mondo del lavoro, della salute e dell'integrazione culturale, solo per citarne alcune. Tre Paesi hanno vissuto direttamente gli orrori della guerra (Repubblica Centrafricana, Ciad e Gabon) e gli altri due si trovano in uno stato di stabilità molto precario (Camerun e Guinea Equatoriale). In tale contesto, la presenza salesiana è chiamata in molte diocesi a dare risposte immediate alle attese dei giovani.
Le priorità attuali per ATE sono: il radicamento culturale del carisma, l’impegno verso i giovani più poveri e il raggiungimento delle nuove frontiere, la profezia della fraternità e il ritorno a Dio, la Formazione Professionale dei giovani e il loro accompagnamento; e l’animazione della Visitatoria deve affrontare anche la sfida della distanza geografica delle opere nel territorio di ATE.
Con i suoi 131 salesiani, di cui 44 in formazione iniziale e specializzazione, la Visitatoria ATE guarda al futuro con speranza: i giovani sono al centro della missione e i salesiani delle varie comunità danno un tocco africano al carisma di Don Bosco.
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