Don Bosco non visitò mai il Messico, ma la sua fama arrivò nel Paese. Il 12 maggio 1887 incontrò infatti un gruppo di seminaristi messicani e uno di loro gli chiese quando i Salesiani sarebbero andati nella capitale del Messico. Don Bosco rispose: “Non sarò io a mandare i Salesiani in Messico; ma il mio successore farà quello che io non posso fare, non dubitatene!”.
L’Ispettoria Salesiana di “Nostra Signora di Guadalupe” ha origine dal desiderio di quelli che sarebbero stati i primi Salesiani Cooperatori del Paese di migliorare la vita dei bambini e dei giovani messicani, nei tempi difficili del Porfiriato, quando sentirono parlare dal signor Edith Borrel, il primo salesiano, dell'immenso bene che Don Bosco stava facendo in altri luoghi. Nel 1889, infine, nacque ufficialmente a Città del Messico il primo gruppo di Salesiani Cooperatori.
Dopo poco più di un anno, l’11 gennaio 1890, con Don Rua come Rettor Maggiore, l’allora Arcivescovo di Città del Messico, benedisse la prima opera salesiana del Paese, alla presenza di vescovi e arcivescovi da tutto il Paese.
A febbraio dello stesso anno venne inaugurata anche la prima scuola salesiana e nel 1891 Don Rua inviò don Miguel Unia in Messico, ma l'opera di Agua de Dios ben presto lo richiamò. Fu solo durante il Capitolo Generale VI, tenutosi a Valsalice dal 29 agosto al 7 settembre 1892, che si decise di inviare in Messico almeno quattro salesiani.
Un cablogramma confermò la partenza di cinque salesiani, uomini che vennero nel Paese a far fruttare e germogliare opere a Città del Messico, Puebla, Morelia e Guadalajara e che non si sarebbero fermati, così come quelli che li hanno seguiti, nonostante gli anni difficili della Rivoluzione, quando la Chiesa e la religione erano duramente oppresse e perseguitate. Nonostante tutte queste sfide, il Messico è una delle nazioni latinoamericane con il più alto numero di cristiani. È un Paese di martiri cristiani che optano per il perdono e la pace.
Così come allora, il Messico resta un Paese di speranza e impregnato dello Spirito salesiano, gioioso, ottimista, che conosce le difficoltà ma le affronta con speranza, mano nella mano con Maria e Gesù. I salesiani non si sono mai tirati indietro di fronte alle avversità, accettando persino di correre dei rischi, in passato come ai giorni d’oggi, come quando furono in prima linea nella consegna di scorte di cibo alle persone bisognose durante la pandemia di Covid-19.
L'Ispettoria Salesiana “Nostra Signora di Guadalupe” fu fondata come tale solo nel 1902 ed eretta canonicamente il 20 aprile 1903. Sarà la 33ª circoscrizione ufficiale ad essere creata e da essa nascerà poi l’Ispettoria di Messico-Guadalajara. Appartenente alla Regione Interamerica, l’Ispettoria è sotto la protezione della Madonna di Guadalupe e ha la sua sede a Città del Messico, nella Casa Madre di “Santa Giulia”.
Di seguito alcune cifre aggiornate al 2025:
- Fratelli con voti temporanei: 6
- Fratelli con voti perpetui: 70
- Comunità canonicamente riconosciute: 15
- Collegi: 13
- Oratori: 5
- Centri Giovanili: 1
- Centri di Formazione Professionale: 2
- Parrocchie e/o cappelle servite: le più rilevanti sono 10
- Età media dei confratelli: 59
L’Ispettoria gestisce scuole, oratori, parrocchie, convitti, centri di formazione professionale.
Sono presenti 10 dei 32 gruppi della Famiglia Salesiana:
- Salesiani di Don Bosco (SDB);
- Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA);
- Associazione dei Salesiani Cooperatori (SSCC);
- Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA);
- Exallievi ed Exallieve di Don Bosco;
- Exallievi e Exallieve delle FMA;
- Volontarie di Don Bosco;
- Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (la loro presenza è concentrata soprattutto nel nord del Paese);
- Associazione Damas Salesianas;
- Volontari con Don Bosco.
L’attuale Superiore dell’Ispettoria è don Juan Aarón Cerezo Huerta, che ha assunto l’incarico lo scorso 28 gennaio nel Santuario e Parrocchia di Maria Ausiliatrice di Città del Messico. La cerimonia di insediamento è stata presieduta da don Hugo Orozco Sánchez, Consigliere per la Regione Interamerica, concelebrata tra gli altri da don Ignacio Ocampo Uribe, già Ispettore MEM, don Filiberto González, Superiore dell’Ispettoria salesiana di Messico-Guadalajara (MEG) e dai membri dei Consigli Ispettoriali.
Don Cerezo ha evidenziato il grande lavoro svolto dalla Pastorale Giovanile e da tutta la Famiglia Salesiana nell’evangelizzazione del popolo messicano, mostrandosi come segno di Speranza. Ha rimarcato la forza dei giovani, nonostante le tante sfide che devono affrontare, e l’irrinunciabile compito della Famiglia Salesiana di sostenerli e accompagnarli.
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