Furono questi che comprarono e prepararono il castello a Ljubljana-Rakovnik, dove i primi Salesiani giunsero nel 1901, iniziando subito a prendersi cura per i ragazzi orfani e poveri. Nei pressi del castello venne edificato un nuovo istituto e la chiesa di Maria Ausiliatrice, completati nel 1909. Un altro collegio a Radna, a partire dal 1907, era stato messo al servizio della formazione dei novizi e dei chierici. Mentre dal 1912 un altro collegio ancora, il “Marijanišče” a Veržej venne adoperato per la formazione dei chierici sloveni, tedeschi e ungheresi, prima di diventare una scuola secondaria ed oratorio estivo.
Nel tempo la missione salesiana si è andata radicando e inculturando, espandendosi poi anche in altri posti, sia in Slovenia, sia in Croazia, con varie strutture di lavoro nei collegi e nelle parrocchie.
Nel 1922 fu fondata la Visitatoria Jugoslava, che tre anni dopo divento Ispettoria autonoma. Durante Seconda Guerra Mondiale l’occupazione italiana e tedesca ostacolava la missione salesiana, che dopo la guerra, a motivo del regime comunista incontrò un netto stop, con numerose vittime e profughi anche tra i salesiani. In questo modo, a partire dal 1948 in Slovenia non esistevano più istituzioni educative salesiane.
I Figli di Don Bosco lavoravano solo nelle parrocchie con qualche attività salesiana “privata”. Nell’anno 1966 gli fu permesso di fondare la scuola secondaria di Želimlje, solo per gli aspiranti salesiani. Al tempo stesso i salesiani in quel periodo riuscirono a cominciare a sviluppare la missione salesiana nei Balcani: in Serbia, Kosovo e Montenegro, sempre limitata però alle opere parrocchiali.
Con la caduta del comunismo, nel 1989, e l’indipendenza della Slovenia dalla Jugoslavia, nel 1991, la missione salesiana, pur incontrando ancora alcuni ostacoli dovuti alla denazionalizzazione e alla riorganizzazione, cominciava a respirare a polmoni pieni. La scuola salesiana a Želimlje divenne il primo liceo con convitto privato in Slovenia, e accanto alle parrocchie crescevano i centri giovanili. Contemporaneamente prendeva vita il lavoro sociale e la pastorale giovanile salesiana sviluppava varie proposte spirituali, vocazionali e il “Progetto Oratorio”, che nel tempo è diventato un progetto nazionale.
Come in tutto mondo occidentale, oggi anche l’Ispettoria slovena deve fare i conti con la secolarizzazione e le sue conseguenze: scarsità di vocazioni, cambiamento della realtà giovanile e migrazioni. E così come l’Ispettoria in passato ha dato numerosi missionari salesiani al mondo, ora già da alcuni anni partecipa al “Progetto Europa”, e ha ricevuto sei giovani salesiani missionari.
Attualmente l’Ispettoria SLO conta 89 salesiani:
– 74 sacerdoti
– 6 coadiutori
– 8 confratelli giovani in formazione (7 studenti e 1 coadiutore)
– oltre a 2 novizi.
La missione salesiana è organizzata attorno a 10 comunità salesiane, con vari tipi di attività apostoliche:
– 26 parrocchie;
– 5 centri giovanili;
– 2 scuole (il Ginnasio di Želimlje, e la Scuola di Musica di Ljubljana Rakovnik);
– 2 convitti giovanili (Želimlje e Ljubljana Rakovnik);
– 1 convitto universitario (Ljubljana Rakovnik);
– 2 opere sociali, (“Skala” a Ljubljana Kodeljevo e “PUMO” a Celje);
– 1 centro per l’artigianato (“Center DUO” di Veržej);
– la casa editrice salesiana “Salve” (che quest’anno compie 30 anni);
– e 2 case per ritiri con programmi per famiglie e gruppi giovanili (Veržej, Želimlje).
Nel campo della Pastorale Giovanile vengono organizzati numerosi campi, incontri e programmi per vari gruppi di giovani, tra cui i più notevoli sono:
– l’oratorio estivo (che viene realizzato in più di 300 parrocchie, la maggior parte non salesiane);
– il “Savio Kamp” (per i chierichetti);
– il programma spirituale ed educazionale “Uskovnica”, della durata di tre settimana, rivolto a universitari e giovani lavoratori;
– il programma “SportKat” (Polisportive Giovanili Salesiane)
– e il programma “Mesto na Gori” (Città della montagna – un supporto ai gruppi giovanili di musicisti e cantori)
– l’animazione attorno al processo di beatificazione canonizzazione del Servo di Dio don Andrej Majcen, missionario sloveno in Cina e Vietnam.
Nell’ambito di Famiglia Salesiana, esiste una stretta collaborazione con le Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria sloveno-croata; cresce in numero e collaborazione la sinergia con i Salesiani Cooperatori; e i salesiani sono animatori e guide spirituali dei gruppi delle Volontarie di Don Bosco (VDB) e dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA). Sta attualmente vivendo un processo di riorganizzazione il gruppo di Exallievi ed Exallieve di Don Bosco.
Il principale elemento di condivisione del carisma e di informazione tra i vari gruppi è rappresentato dal Bolletino Salesiano sloveno – “Don Bosko” – disponibile nella versione digitale e in quella stampata, con una tiratura media di 9.000 copie.
Per ulteriori informazioni, visitare la pagina web dell’Ispettoria salesiana SLO: www.donbosko.si
https://www.infoans.org/sezioni/notizie/item/23774-rmg-sdb-ispettorie-l-ispettoria-santi-cirillo-e-metodio-della-slovenia-slo#sigProIda5cc24d93b