RMG – Ispettorie SDB: l’Ispettoria “San Giuseppe” dell’Africa Occidentale Sud (AOS)

10 Marzo 2025

(ANS – Roma) – L’Ispettoria Africa Occidentale Sud (AOS) comprende oggi cinque Paesi africani: Costa d’Avorio, Ghana, Liberia, Sierra Leone e Togo. Nata recentemente, il 5 febbraio 2022, è frutto della riconfigurazione delle due precedenti Ispettorie dell’Africa Occidentale, ovvero Africa Occidentale Anglofona (AFW), comprendente Sierra Leone, Liberia, Ghana, Nigeria; e Africa Occidentale Francofona (AFO), con al suo interno Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea-Conakry, Mali, Senegal e Togo.

L’Ispettoria è pertanto bilingue e questa è, attualmente, una delle principali sfide.

I primi salesiani arrivati nei Paesi dell’attuale Ispettoria AOS giunsero nell’ambito del ben noto Progetto Africa lanciato nel 1978 da Don Egidio Viganò, e avviarono presenze a Monrovia (Liberia, 1979), a Duékoué (Costa d’Avorio, 1981), Porto-Novo (Benin, 1981), Sikasso e Touba (Mali, 1981), Korhogo (Costa d’Avorio, 1982), Lomé Gbényedzi (Togo, 1982), Akure e Ondo (Nigeria, 1982) e Tappita (Liberia, 1982). 

Quindi, nonostante i Paesi dell’Africa occidentale francofona avessero visto una presenza più consistente di missionari salesiani prima rispetto alla parte inglese, entrambe le ex Ispettorie sono state canonicamente erette nel 2012.

Le missioni sono nate dalle attività di diverse Ispettorie. Nel caso dell’AFO, si trattava di missionari delle Ispettorie spagnole di Siviglia, Madrid, Bilbao e Léon, mentre per l’AFW c’erano coinvolti quelli della Gran Bretagna (in Liberia), degli Stati Uniti Ovest (in Sierra Leone), dell’Italia-Piemonte e dell’Italia-Adriatica, in Nigeria e della Germania (in Ghana).

Per quanto riguarda le statistiche, nell’Ispettoria di AOS, ci sono: 183 salesiani, di cui 43 fuori Ispettoria, per motivi di studio (32) o lavoro (11); i salesiani sacerdoti sono 97, i coadiutori 13, i diaconi 6; 11 sono i novizi e 56 gli studenti in formazione.

Gli undici (11) novizi sono distribuiti nei due noviziati di lingua inglese (Sunyani, in Ghana) e francese (a Gbodjomé, Togo).  

Le comunità canonicamente erette di AOS sono 18, cui si aggiungono tre presenze: in Liberia, Ghana e Togo. 

Attraverso queste comunità i Figli di Don Bosco e i loro collaboratori conducono:

-          20 centri giovanili o oratori (che servono circa 7.000 persone);

-          17 parrocchie e 2 stazioni missionari (che servono circa 45.000 persone);

-          13 tra scuole elementari (5), medie (7) e superiori (1), (per un totale di circa 8.600 bambini e giovani educati;

-          1 polo universitario (che serve circa 200 studenti);

-          7 convitti (che ospitano circa 650 giovani);

-          6 Centri di Formazione Professionale (che servono circa 2.800 studenti);

-          5 Centri di Protezione dell’Infanzia e 1 casa-famiglia (che servono circa 3.000 bambini);

-          2 noviziati (con 38 novizi in questo anno pastorale, di cui 11 di AOS);

-          1 post-noviziato (con 58 studenti, di cui 13 di AOS).

Tra le altre attività figurano:

–         9 dispensari sanitari;

–         4 scuole informali (con circa 400 beneficiari);

–         e 2 asili nido.

Per quanto riguarda la Famiglia Salesiana, nell’Ispettoria si contano 7 gruppi, e cioè:

–         i Salesiani di Don Bosco (SDB, 183);

–         le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA, 49);

–         l’Associazione dei Salesiani Cooperatori (ASC, circa 130);

–         l’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA, circa 150);

–         gli Exallievi di Don Bosco (Ex.DB, circa 1.000);

–         le Volontarie di Don Bosco (VDB, 3);

–         la Comunità della Missione di Don Bosco (CMB, 1).

L’ADMA in realtà è ben presente nei Paesi francofoni, mentre solo recentemente si sta tentando di avviare un gruppo anche a Sunyani (Ghana). Per quanto riguarda il CMB, invece, da qualche anno il gruppo ha iniziato a curare un progetto a Tema New Town (Ghana), in un villaggio di pescatori con una popolazione molto povera e un’alta percentuale di abbandono scolastico da parte dei bambini. Il progetto prosegue, seguito da un solo membro, mentre altri membri si sono trasferiti in Italia.

Infine, il Paese con il maggior numero di membri della Famiglia Salesiana è il Togo (con circa 1.000 unità). Il Ghana ha circa 450 membri, e la Costa d’Avorio circa 120. Infine, gli altri due Paesi, Liberia e Sierra Leone, hanno meno di 100 membri, rispettivamente con circa 40 e 30 unità.

Il merito agli Exallievi è difficile esprimersi, perché, sebbene ufficialmente esistano, in pratica non ci sono attività reali e programmate per alimentare il loro senso di appartenenza alla famiglia di Don Bosco. Una delle sfide per i salesiani in Africa Occidentale è, infatti, quello di stabilire legami di gratitudine con i tanti giovani che sono stati beneficiari dalle loro scuole e dai loro centri. 

Tra tutti i progetti portati avanti dai Salesiani di AOS, spiccano:

–         i progetti portati avanti per i bambini di strada in Sierra Leone, realizzato attraverso l’ONG e opera salesiana “Don Bosco Fambul”, che conta attualmente su uno staff di circa 100 persone e aiuta 800 beneficiari – tutti minori con storie di grave disagio alle spalle, cui viene restituita la possibilità di sognare e di costruirsi un futuro migliore;  

–         il programma che mira ad assistere le presenze salesiane in tutta l’Africa nell’installazione dell’energia solare, unito all’avvio di corsi di formazione e manutenzione sullo stesso tema.

InfoANS

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