Ecuador – Il volto di Don Bosco nelle quasi 6.500 persone accompagnate dal “Progetto Salesiano Ecuador”

06 Febbraio 2025

(ANS – Quito) – Più di 100 anni fa, molto prima della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, San Giovanni Bosco parlava già di dignità e giustizia per la gioventù. La sua vita è stata segnata dalla difesa di coloro che la società lasciava da parte: bambini e adolescenti in situazioni di strada, senza accesso all’educazione e alle opportunità. La sua eredità continua oggi, più viva che mai, in mille iniziative e progetti realizzati nel suo nome in tutto il mondo, come, ad esempio, nel Progetto Salesiano Ecuador (PSE), che lavora ogni giorno per garantire i diritti di bambini, adolescenti, giovani e delle loro famiglie in situazioni di vulnerabilità ed esclusione.

Il Progetto Salesiano Ecuador è presente in sette città del Paese (Ambato, Cuenca, Esmeraldas, Guayaquil, Quito, San Lorenzo e Santo Domingo) con 28 strutture assistenziali dove 6.471 persone trovano accompagnamento e opportunità per trasformare la propria vita.

Tra queste:

- 529 persone senza lavoro;
- 504 famiglie provenienti da quartieri marginalizzati e insediamenti sovraffollati;
- 958 bambini impegnati nel lavoro minorile, ai quali si sta restituendo il loro diritto all’educazione;
- 656 persone appartenenti a comunità indigene e afro-discendenti, di cui si stanno promuovendo l’identità e lo sviluppo sociale;
- 695 persone assistite quotidianamente, attraverso sostegno psicologico, rinforzo scolastico, laboratori di competenze genitoriali, mense e accompagnamento umano e spirituale.

Don Bosco vive nel Progetto salesiano. Nelle missioni con le comunità afro-discendenti di Esmeraldas, San Lorenzo, Santo Domingo e Guayaquil, il PSE lavora fianco a fianco con le comunità, promuovendo l’accesso a un’educazione di qualità e la difesa dei loro diritti, in ambienti segnati da povertà, rischi sociali e conflitti armati.

La presenza preventiva sulle strade è l’insegna di questa missione salesiana. Attraverso gli educatori di strada, il PSE identifica e accompagna i bambini e gli adolescenti in contesti di vulnerabilità, promuovendo il loro accesso e la loro permanenza negli ambienti educativi. Allo stesso modo, le Scuole di Educazione di Base “P. Antonio Amador”, a Guayaquil, e “San Patricio” (UESPA), a Quito, si occupano di bambini e adolescenti in ritardo scolastico, in situazione di lavoro minorile e che accompagnano i loro familiari nel lavoro informale. E lo stesso avviene anche attraverso i quattro Centri di Formazione Professionale parte del progetto.

“Don Bosco continua a trasformare vite grazie alle quattro fondazioni che compongono il Progetto Salesiano Ecuador (Zona Nord, Costa Nord, Guayaquil e PACES)” affermano Camila Cárdenas, Evelin Mendoza e Andrea Altafuya, della Commissione Nazionale di Comunicazione del PSE.

“Oggi – proseguono – a più di un secolo dalla sua morte, Don Bosco è ancora presente in questi spazi, luoghi dove ogni persona viene ascoltata, ogni giovane trova opportunità e ogni famiglia riceve sostegno per andare avanti. Il suo sogno continua attraverso il Progetto Salesiano Ecuador che, giorno dopo giorno, lavora affinché i diritti siano garantiti a tutti e non siano un privilegio di pochi”.

“Continuiamo a costruire percorsi di dignità e giustizia per i giovani più vulnerabili: Don Bosco vive in ciascuno di questi volti” concludono, infine.

Fonte: Salesiani dell’Ecuador

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".