La presentazione si è articolata in due segmenti principali: un forum con cinque giovani partecipanti al Sinodo e poi dei laboratori condotti dagli stessi cinque individui, ciascuno accompagnato da un sacerdote salesiano o da un suora Figlia di Maria Ausiliatrice che ha partecipato all’evento.
In apertura del forum, un video ha mostrato momenti chiave del Sinodo Salesiano dei Giovani, preparando il terreno per la presentazione dei giovani partecipanti. Successivamente Diletta Ferri (Italia), Maria Meccariello (Italia), Teaghan Dolan (Australia), Juan Sebastian Moya Sandoval (Colombia) e Pablo Osorio Delgado (Spagna) hanno risposto a domande specifiche che hanno permesso loro di condividere riflessioni e intuizioni preziose.
Maria Meccariello ha descritto il Sinodo come un’esperienza toccante, evidenziando l’unità tra i giovani, guidati dallo stesso carisma salesiano e da un genuino desiderio di incontrare il Signore, nonostante le differenze culturali e linguistiche. Il momento dell’Adorazione Eucaristica è diventato un’esperienza di vera fraternità davanti a Dio, dove i cuori si sono uniti in una preghiera silenziosa e piena d’amore.
Juan Sebastian Moya Sandoval ha espresso la sua speranza di trovare uno spazio dove i giovani potessero liberamente esprimere le proprie opinioni e cercare soluzioni a preoccupazioni condivise. Il Sinodo ha superato le sue aspettative, caratterizzato da dialoghi profondi e arricchenti, ascolto attivo e un forte senso di solidarietà tra i partecipanti.
Pablo Delgado ha parlato delle sue ispirazioni, sottolineando il sacrificio di Don Bosco per i giovani, la sua fede nei loro sogni e la sua capacità di infondere speranza. Ha anche messo in evidenza la visione di santità di Madre Mazzarello, radicata nella totale dedizione agli altri, enfatizzando che entrambe le figure sono faro d’ispirazione capaci di cambiare il mondo, partendo dai più bisognosi.
Diletta Ferri ha condiviso la bellezza di lavorare sull’Instrumentum Laboris, dove i sogni dei giovani per se stessi, per la Chiesa e per la società sono stati raccolti e affinati attraverso le loro esperienze. Un sogno che l’ha colpita particolarmente è stata la chiamata per una Chiesa e una Famiglia Salesiana che supportino pienamente i giovani in ogni aspetto della loro vita.
Teaghan Dolan, infine, ha enfatizzato la natura familiare del carisma salesiano, esortando la Famiglia Salesiana a mantenere il suo aspetto familiare mentre i giovani transitano verso l’età adulta. Con l’evolversi delle esigenze giovanili, anche la Famiglia Salesiana dovrebbe adattarsi nel modo in cui accompagna i giovani attraverso le varie fasi della vita.
Il forum si è concluso con un incoraggiamento sincero da parte dei giovani partecipanti alla Famiglia Salesiana, esortandola a essere una casa accogliente, una Chiesa che evangelizza, una scuola che educa alla vita e un cortile per crescere nell’amicizia e nella gioia. In questo modo, i loro sogni possono diventare speranze ancorate in Cristo, sempre presente nella vita dei giovani, e rendere loro stessi veri pellegrini in un cammino da fare insieme.
Dopo aver cantato e ballato sulla canzone “In the Shape of Your Dream,” l’inno ufficiale del Sinodo della Gioventù Salesiana, tutti i partecipanti si sono spostati nei rispettivi laboratori nella propria lingua.
Ogni laboratorio è stato guidato da un giovane partecipante insieme a un Salesiano di Don Bosco o ad una FMA– nello specifico suor Michela Consolandi,s Herlinda Palomino, suor Laura Marcela Melara Cordova, don Francisco Cervantes e don Joebeth Vivo.
I temi dei laboratori scelti dai giovani sono stati: Fede e Relazione con Cristo; Spiritualità Salesiana e Santità; Ascolto dei Giovani; Protagonismo Giovanile; e la Chiesa e la Famiglia Salesiana come Guide Credibili.
In generale, il forum e i laboratori hanno offerto delle belle opportunità alla Famiglia Salesiana per riconoscere e valorizzare le voci dei giovani nel Movimento Giovanile Salesiano. L’esperienza è stata arricchente e ispiratrice, piantando semi di speranza nei cuori e nelle menti di tutti i partecipanti. Questi sogni dei giovani ancoreranno sicuramente l’intera Famiglia Salesiana in Cristo durante quest’anno giubilare, favorendo un pellegrinaggio congiunto.
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