Ecuador – L’Ispettoria salesiana pioniera nell’attuazione di un progetto di Ecologia Integrale per la cura della Casa Comune

07 Gennaio 2025

(ANS – Quito) – Dal 2020, l’Ispettoria salesiana “Sacro Cuore di Gesù” dell’Ecuador (ECU) è diventata pioniera all’interno della Congregazione nella realizzazione di un processo di studio, riflessione e messa in opera inerente all’Ecologia Integrale e alla Spiritualità Ecologica, guidato da don Mauricio Leime, Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile.

Come risultato di questo percorso, nel giugno 2024 è stato istituito e presentato il Progetto di Ecologia Integrale, il cui obiettivo è promuovere la consapevolezza ambientale basata sulla Spiritualità Ecologica e sul Sistema Preventivo di Don Bosco. Tale progetto risponde anche a quanto stabilito nel processo 7 dell’opzione 2 del Progetto Organico Ispettoriale (POI) 2023-2029: “Accompagnare i giovani verso un futuro sostenibile, soprattutto promuovendo una spiritualità ecologica”.

“Attraverso questo Progetto, l’Ispettoria cerca di promuovere per il futuro l’Ecologia Integrale con azioni che contribuiscano alla difesa dell’ambiente. Quello che cerchiamo non è solo attivismo, ma un sistema che sia collegato a tutte le attività pianificate, e che possa dare seguito alle stesse”, afferma Gabriela Haro, tecnica di gestione ambientale di ECU.

Per raggiungere questo obiettivo, sono state definite tre opzioni fondamentali nell’ambito della costruzione del Progetto di Ecologia Integrale:

  1. Spiritualità ecologica: legata all’intero fondamento teorico del progetto;
  2. Educazione ambientale: concentrata sulla formazione di una coscienza ecologica nelle comunità e nelle opere, attraverso l'educazione;
  3. Gestione ambientale: creazione e consolidamento di comitati ambientali, sia a livello ispettoriale, sia locale, attraverso un sistema di gestione.

Questo documento risponde all’appello alla cura della Casa Comune lanciato dalla Chiesa, attraverso l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco, e all’ottava linea programmatica del Capitolo Generale 28, che sottolinea la necessità che, entro il 2032, le Ispettorie generino proposte concrete per la cura dell’ambiente, integrino l’uso di energie rinnovabili e promuovano una riflessione sul rapporto tra Spiritualità Ecologica e Spiritualità Giovanile Salesiana.

In una prima fase, l’Ispettoria, attraverso don Leime e la sua équipe, ha avviato un processo di sensibilizzazione di salesiani, laici, giovani e gruppi della Famiglia Salesiana sull'importanza di proteggere il pianeta, rispondendo alla chiamata a lasciare un mondo migliore alle generazioni future. Una delle prime attività svolte sono stati i webinar coordinati con l’équipe del Settore per la Pastorale Giovanile Salesiana.

Successivamente, è stata promossa la creazione di Comitati Ambientali Locali e, insieme ad una squadra di docenti dell’Università Politecnica Salesiana dell’Ecuador, è stata effettuata una prima diagnosi della gestione ambientale in circa 40 opere e case salesiane. L’obiettivo era misurare il consumo di energia e acqua, la gestione dei rifiuti e delle aree verdi, oltre a diversi altri aspetti, ponendo le prime basi e azioni per mitigare gli impatti ambientali.

Il passo successivo è stato l’implementazione del Comitato Ispettoriale per l’Ambiente (CIMA, in spagnolo), incaricato di gestire tutta la riflessione sulla cura Casa Comune, promuovendo iniziative ambientali e coordinando l’attuazione di piani e programmi in questo settore. Infine, è stato istituito il Comitato Tecnico Ispettoriale per l’Ambiente (CTIMA), composto da docenti dell’UPS esperti in suolo, acqua, energia e rifiuti, che analizzano le proposte locali che vengono generate e assicurano che ogni progetto abbia un solido supporto tecnico, una pianificazione tecnica e una continua ricerca.

Diverse opere salesiane di ECU hanno già realizzato programmi ecologici innovativi che combinano educazione, impegno comunitario e azioni concrete a favore dell’ambiente. Sono iniziative che prevedono la partecipazione dei giovani, sensibilizzano le comunità circostanti e hanno un impatto positivo su di esse.

Ad esempio, nel programma “Ecoschool”, studenti e genitori dell’Unità Educativa “Domingo Savio” di Guayaquil collaborano alla raccolta e alla separazione dei rifiuti elettronici, promuovendo il riciclaggio responsabile. Quest’iniziativa, guidata da un insegnante, è sostenuta dal Ministero dell’Ambiente, che ha premiato gli sforzi compiuti.

L’Unità Educativa Tecnico Salesiano de Cuenca ha integrato l’ecologia integrale come asse trasversale nella formazione dei suoi studenti durante l’anno scolastico. Inoltre, attraverso il Club di Ecologia, i giovani svolgono attività pratiche che completano l’apprendimento teorico.

Ancora, a Esmeraldas, i giovani del Club di Ricerca e Scrittura Scientifica (CIRC) dell’Unità Educativa “María Auxiliadora” hanno realizzato un orto urbano in un quartiere della città. Questo giardino, gestito da allievi, exallievi e genitori, mira anche a promuovere la consapevolezza ecologica e il consumo responsabile dell’acqua.

Alla fine del 2024 si è tenuto l’Incontro di Ecologia Integrale, in cui sono state affrontate le realtà ambientali di ogni opera ed è stata sottolineata l’importanza di lavorare insieme per affrontare le sfide attuali in termini di cura del pianeta. Una delle ricchezze di questo incontro è stato lo scambio di esperienze e l’elaborazione di impegni che permettono di consolidare azioni concrete in ciascuna delle comunità e opere a livello locale.

Per il 2025, don Leime ricorda che ci sono tre grandi sfide da proseguire: primo, riprendere gli studi ambientali sostenuti dall’UPS dell’Ecuador e fare in modo che ogni comunità abbia queste informazioni; secondo, accompagnare i processi e i progetti delle comunità che hanno già i loro studi ambientali; e terzo, approfondire la riflessione sull’Ecologia Integrale e la Spiritualità Ecologica.

“È importante tenere presente che la cura della nostra Casa Comune è responsabilità di tutti, ed è un’opzione che si apre nella nostra missione salesiana; pertanto, l’Ecologia Integrale è un asse trasversale che deve essere presente in tutti gli ambienti dell’Ispettoria”, conclude, infine, il Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile di ECU.

Cristian Calderón,
Ufficio Salesiano di Comunicazione

Fonte: Salesiani dell’Ecuador

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