Spagna – Guerre, disuguaglianze e crisi climatica, nemiche dell’infanzia nel 2024

20 Novembre 2024
Foto ©: Misiones Salesianas

(ANS – Madrid) – Un minore su sei nel mondo vive in contesti di estrema povertà; più di 160 milioni di bambini e ragazzi lavorano per aiutare le proprie famiglie o per sopravvivere, più di 426 milioni vivono in Paesi interessati da conflitti armati; più di 250 milioni non vanno a scuola; un miliardo di bambini e bambine subisce un qualche tipo di violenza, 50 milioni soffrono di malnutrizione, più di 37 milioni sono sfollati, migranti o rifugiati; e più di 24.000 minori muoiono ogni giorno a causa dell’assenza di assistenza fondamentale. Sono questi i dati che “Misiones Salesianas”, la Procura Missionaria salesiana con sede a Madrid, in Spagna, vuole ricordare quando oggi, 20 novembre, si commemora la Giornata Internazionale dell’Infanzia, a commemorazione della data in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel 1959, approvò la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo.

In tutto il mondo le opere e le presenze salesiane offrono esempi del loro costante impegno per il miglioramento delle condizioni dei più piccoli. Una missione, portata avanti nel tempo, il cui coinvolgimento diventa realtà grazie al lavoro di migliaia di educatori che si impegnano quotidianamente nella difesa dei diritti dei bambini e dei giovani provenienti dai diversi ambienti.

Eppure, guerre, disuguaglianze e gli effetti della crisi climatica sono stati tre grandi nemici per lo sviluppo dei ragazzi e delle ragazze nel 2024. “La difesa dei loro diritti, la protezione, l’educazione e la promozione dei ragazzi e delle ragazze è la nostra formula per dare risposte efficaci e concrete alla vulnerabilità dei minori – afferma don Luis Manuel Moral, Responsabile di Misiones Salesianas –. Le scuole, i centri di accoglienza, i centri di formazione professionale, i centri giovanili, gli asili nido... sono i nostri strumenti per difendere i diritti dei bambini e degli adolescenti, ma essi hanno anche bisogno di amore per ripristinare la loro autostima e dignità, affinché possano ridere, giocare e sognare ancora… per poter dare forma al loro futuro”.

Ibrahim è un ragazzo del Togo che ha lasciato la vita di strada e oggi vuole fare il meccanico; Lim ha avuto una seconda possibilità al “Centro Magone” nelle Filippine, dopo essere stato in prigione per spaccio di droga; Oleh ha dovuto lasciare la sua casa e vive come rifugiato nell’insediamento gestito dai salesiani a Leopoli... sono loro i migliori testimoni di quante siano le minacce al sereno sviluppo dei minori e di quanto l’educazione può essere incisiva nella loro vita; e in quella di milioni di altri ragazzi e ragazze provenienti da Palestina, Siria, Libano e tanti altri luoghi del mondo dove mitragliatrici ed esplosioni giorno dopo giorno minacciano il loro benessere e la loro vita, e dove le violazioni ai loro diritti sono quotidiane.

I salesiani di tutto il mondo sono impegnati nell’educazione e nella tutela dei minori. E la sola Procura Missionaria salesiana di Madrid, solo nell’ultimo anno, ha sostenuto più di 87.000 ragazzi e ragazze in tutto il mondo, attraverso 145 progetti di educazione e protezione in tante diverse nazioni, con un investimento di risorse che ha superato i quattro milioni di euro. 

InfoANS

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