La giornata di domenica 20 ottobre è stata il culmine delle celebrazioni per questo importante anniversario. Gli eventi si sono svolti come programmato, iniziando alle 9:30 con il ritrovo in Piazza dei Martiri, davanti alla chiesa di San Rocco dove, nel lontano 1924, arrivarono i primi salesiani per avviare l’opera nella gestione di un orfanotrofio. Dopo l’intervento del Sindaco, Oscar de Pellegrin, e del Presidente della Provincia, Roberto Padrin, è stata letta la testimonianza di uno dei primi tre religiosi che giunsero nella città nel 1924, quella di don Francesco Carpenè.
Successivamente, accompagnati dalle note festose della Banda “Don Bosco” di San Donà di Piave, i partecipanti hanno sfilato in corteo attraverso luoghi significativi della storia salesiana della città, arrivando infine all’istituto salesiano “Agosti”, sorto a metà anni Cinquanta grazie alla generosa donazione della contessa Giuseppina Agosti, che volle favorire la gioventù bellunese tramite la costruzione di una scuola professionale di avviamento al lavoro. Lì ha dato un saluto l’europarlamentare Elena Donazzan.
Il momento più solenne della giornata è stata la Messa di ringraziamento, celebrata alle 11:30 nella chiesa di San Giovanni Bosco. Don Martoglio ha presieduto la funzione, affiancato da tanti salesiani che hanno prestato il loro servizio a Belluno e anche da don Silvio Zanchetta, Superiore di INE, nell’omelia ha ricordato il percorso centenario dei salesiani a Belluno e l’importanza del loro impegno educativo e pastorale per tutta la cittadinanza e specialmente per la gioventù più vulnerabile.
Dopo la celebrazione, i partecipanti hanno condiviso l’agape, momento di convivialità e fraternità, con il solenne momento del taglio della torta, tra i partecipanti anche i discendenti della famiglia di don Antonio Sperti, il sacerdote bellunese che a metà Ottocento fondò un orfanotrofio in città e fece sì che nel 1924 arrivassero i salesiani per continuare la sua opera.
Il pomeriggio è poi proseguito con il concerto della banda “Don Bosco”, che ha allietato i presenti con brani della tradizione salesiana e con una esibizione artistica delle pattinatrici appartenenti alla Polisportiva Giovanile Salesiana (PGS) dell'opera, che hanno intrattenuto i numerosi presenti.
La giornata si è conclusa con la presentazione del libro “I Salesiani a Belluno. Un cammino lungo cent’anni”, curato da Giorgio Reolon. L’autore ha ripercorso le tappe fondamentali della presenza salesiana in città, dall’arrivo dei primi tre salesiani nel 1924 fino ai giorni nostri, evidenziando l’impatto positivo che i Figli di Don Bosco hanno avuto sulla comunità bellunese. Da un ambiente povero, infatti, attraverso tanti sacrifici, l’opera si è sviluppata e si è ben radicata nel territorio e ha rappresentato un’efficace risposta ai bisogni sociali della città, come ha evidenziato il sindaco nel suo saluto.
Infine, uno dei momenti più attesi è stata la prolusione di don Martoglio sul tema “L’educazione salesiana, il sogno di Don Bosco vivo nella società di oggi”. Nel suo intervento, il Vicario del Rettor Maggiore ha sottolineato come i principi educativi di Don Bosco siano ancora attuali e necessari nel contesto sociale odierno, invitando a rinnovare l’impegno nell’educazione dei giovani.
La celebrazione di domenica si inserisce in un programma più ampio che ha visto anche la presentazione del già citato libro del centenario nella serata di venerdì 18 ottobre e che si concluderà mercoledì 23 ottobre con una Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo della diocesi di Belluno-Feltre, Mons. Renato Marangoni, proprio nel giorno dell’anniversario esatto dell’arrivo dei primi salesiani a Belluno.
La giornata di festa ha non solo commemorato un secolo di storia, ma ha anche rinnovato l’impegno dei salesiani verso la comunità di Belluno, nella prospettiva della fiducia e della speranza verso i prossimi cento anni di presenza e servizio nella città.
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