La cerimonia, a cui hanno partecipato studenti, parenti, amici e autorità, è stata impreziosita dalla presenza di diverse stimate personalità, tra cui il Vescovo dell’Eparchia Cattolica di Adigrat, Mons. Tesfaselassie Medhin e Abuna Efrem, Vescovo della Chiesa Ortodossa di Etiopia. Entrambi i presuli hanno offerto messaggi accorati, preghiere e benedizioni alla classe dei neo-diplomati.
Un altro ospite degno di nota è stato il sig. Cesare Bullo, salesiano coadiutore, un missionario italiano di lungo corso, che ha dedicato quasi 50 anni al servizio in Etiopia. La sua presenza ha avuto un significato speciale, in quanto la Congregazione Salesiana si prepara a lanciare le celebrazioni per il 50° di presenza salesiana in Etiopia.
Iniziata nel 1975, con la prima comunità salesiana stabilitasi a Macallè, composta da don Patrick Morrin (Irlanda), il sig. Joseph Reza (USA) e il sig. Bullo (Italia), fu definita “Nuova Frontiera” dall’allora Rettor Maggiore, Don Luigi Ricceri, e rappresentava il fiore all’occhiello del centenario della I Spedizione Missionaria Salesiana (1875) in Patagonia, lanciata dallo stesso Don Bosco.
A questa attenzione alla “Nuova Frontiera” seguì poi il fortunato “Progetto Africa” avviato da Don Egidio Viganò, VII Successore di Don Bosco.
La celebrazione di questo anniversario, iniziata con un cammino preparatorio in corso già da due anni fa, ha come tema “Gratitudine per il passato, Fortezza per il presente e Certezza per il futuro”. Questa celebrazione triennale riconosce il notevole cammino della Congregazione Salesiana compiuta in Etiopia, e abbraccia al contempo le sfide e le opportunità che si prospettano.
La cerimonia di consegna dei diplomi è stata una testimonianza della resilienza e della determinazione degli studenti, dei docenti e del personale, che hanno perseverato fino a questo risultato attraverso difficoltà inimmaginabili.
L’impegno della comunità salesiana per l’educazione e l’emancipazione dei giovani bisognosi è stato un faro di speranza nella regione. Infatti, anche durante i tempi più duri della guerra nella regione, le quattro comunità salesiane del Tigray (Macallè, Adigrat-Gola, Adwa e Shire) sono sempre state al fianco della gente e per la gente, offrendo l’assistenza e l’aiuto di cui c’era bisogno in quel periodo.
La presenza salesiana in Etiopia, mentre si appresta ad affrontare questa pietra miliare del proprio percorso, riafferma la sua dedizione al servizio del popolo etiope, promuovendo l’educazione, lo sviluppo delle competenze e la crescita olistica.